Palermo, la marcia per la sanità pubblica: "Il sistema è allo stremo"

Palermo, la marcia per la sanità pubblica: “Il sistema è allo stremo”

Il corteo fino a Palazzo d'Orleans

PALERMO- Chiedono la riduzione delle liste d’attesa, che sia messo ordine nel caos dei pronto soccorso, che si fermi l’emorragia dei medici che stanno scappando dagli ospedali. Loro sono quelli del Forum Sanità pubblica, che raccoglie soggetti e associazioni, e hanno sfilato, da piazza Bologni fino a Palazzo d’Orleans, per consegnare le loro richieste, di cui abbiamo sintetizzato qualche punto, al presidente della Regione, Renato Schifani. Intorno, il panorama che conosciamo – nazionale e specifico – di disagi e disservizi.

“La difesa della sanità pubblica”

“Oggi siamo a Palermo con chi difende il sistema sanitario – dice Sergio Lima, componente della segreteria regionale del Pd -. Gli ospedali sono fatiscenti, i turni massacranti, il sistema dei pronto soccorso è allo stremo. Meloni e Schifani sembrano indifferenti, anzi continuano con tagli e un vergognoso balletto sulle nomine. Questo è inaccettabile mentre migliaia di siciliani sono costretti a rinunciare alle cure o a sperare che le liste d’attesa scorrano più velocemente delle loro patologie. Chiediamo una nuova stagione di risorse e impegno”.

I disagi al Cup

“Nelle settimane scorse siamo intervenuti nei Cup del Civico, dell’ ‘Enrico Albanese’, di Villa Sofia, dell’ospedale di Partinico e abbiamo raccolto il disagio e le proteste della gente che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche per chiedere le prestazioni – dicono gli esponenti del Forum –  Abbiamo registrato il fallimento e la pochezza delle politiche messe in atto dall’assessorato regionale Sanità, vedendo, a discapito di tutti i super Cup, la gente mandata via anche con patologie gravi, con tumori senza un appuntamento, senza un referente, senza nulla”.

La protesta del Nursind

“Mentre la politica litiga e slittano le nomine dei manager, in Sicilia resta una gravissima lacuna di circa 3500 infermieri e le dotazioni organiche, ormai obsolete, sono vecchie di otto anni e bloccano il sistema in origine”, denuncia dal canto suo il sindacato Nursind Cigs. “La situazione del sistema sanitario – commenta il segretario regionale Salvo Calamia – registra un vuoto che metterà a dura prova il sistema sanitario siciliano ancora per lungo tempo.  Il Nursind-Cgs Sicilia esprime profonda preoccupazione per il persistente ritardo nelle nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie e delle aziende ospedaliere in Sicilia. Si rischia di  lasciare il sistema sanitario in uno stato di incertezza compromettendo la qualità e l’efficacia delle cure offerte ai cittadini siciliani”. Dai pazienti, ai medici, agli infermieri: la narrazione unanime è la radiografia di un crollo.


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