CATANIA – Potrebbero saltare per “genericità dell’imputazione” quasi tutte le accuse del processo sul presunto buco di bilancio del Comune di Catania. Tra gli imputati figurano politici e revisori dei conti che hanno amministrato a Palazzo degli Elefanti tra il 2013 e il 2018, tra cui l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco. Il processo si celebra dinanzi al Tribunale collegiale di Catania, presieduto da Alessandro Ricciardolo.
La finestra per sollevare la questione preliminare si è riaperta per via della nuova composizione del collegio giudicante. I precedenti giudici infatti avevano già respinto questa eccezione, formulata in aula, tra gli altri, per primo dal difensore dell’ex sindaco Enzo Bianco, il professore Giovanni Grasso. Ora però dovranno pronunciarsi i nuovi giudici. Il collegio si è riservato di decidere entro gennaio.
Le ipotesi di reato
Gli imputati sono 28, accusati a vario titolo di falso ideologico. Sindaco, assessori e revisori dei conti (in carica all’epoca delle contestazioni), tra l’altro, per l’accusa avrebbero “falsamente attestato la veridicità delle previsioni di entrata” anche se “consapevoli della loro sovrastima” e inoltre avrebbero “dolosamente omesso l’iscrizione nell’atto contabile di somme sufficienti a finanziare gli ingenti debiti fuori bilancio”. L‘indagine è stata condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catania.
La questione “preliminare”
Secondo il professore Grasso, nei capi d’imputazione non vi sarebbe una “indicazione chiara e precisa dei fatti che sono ascritti agli imputati”. E questo è un presupposto “essenziale per garantire pienamente il diritto di difesa”. Una contestazione “formulata in modo generico”, ha ricordato il professore, lede i diritti della difesa.
La questione era stata respinta il 31 marzo 2022 dal Tribunale, secondo cui i capi d’imputazione sarebbero stati correttamente formulati. Ma per il difensore di Bianco questa conclusione non sarebbe affatto condivisibile. E la questione, per il legale, riguarderebbe tutte le imputazioni, non solo una.
Il pm: questione superata
All’istanza del difensore si è opposto il pm Fabio Regolo, che ha ricordato come la questione sia stata sollevata già più volte. Tanto da rispondere anche con una battuta: “Al professore Grasso i capi d’imputazione che abbiamo fatto sono proprio piaciuti”. E da richiamarsi, tra i vari punti, alle memorie già depositate, oltre che all’ordinanza, sul punto, già emessa dal Tribunale. Ordinanza che invece, secondo la pubblica accusa, sarebbe perfettamente condivisibile.
Il rinvio
Quando arrivò il rinvio a giudizio, l’ex sindaco di Catania, ed ex ministro dell’Interno, Enzo Bianco, si era detto convinto che ci sarebbe stato presto il modo di dimostrare l’assoluta correttezza del comportamento suo e della sua giunta davanti al Tribunale. A fine udienza, il giudice ha rinviato per la prossima udienza, in cui scioglierà la riserva sulla questione preliminare, al 16 gennaio 2024.