CATANIA – Dare più spazio alla seconda festa religiosa più partecipata di Catania. Magari ottenendo un contributo regionale. La festa di Santa Maria a Ognina è ufficialmente candidata per essere considerata un’iniziativa “rivolta al rafforzamento della coesione sociale del territorio”.
La giunta comunale di Catania, presieduta dal sindaco Enrico Trantino, ha votato la candidatura pochi giorni fa. Del resto, si legge nella delibera, la festa è “fortemente legata all’identità dell’omonimo borgo”, cioè Ognina, e durante il suo svolgimento “vengono ricostruiti importanti episodi della vita quotidiana, culturale e cittadina”.
La processione a mare
La festa della Madonna di Ognina comincia l’8 settembre ed è nota, principalmente, per il coinvolgimento di barche e pescatori che avviene il sabato successivo. Un momento piuttosto partecipato dai fedeli, “che affonda le sue radici nei primi secoli dell’anno Mille”. Un millennio dopo, la processione è ancora là.
Il progetto di valorizzazione è stato presentato dall’amministrazione comunale insieme al Comitato dei festeggiamenti in onore di Santa Maria in Ognina, presieduto da Antonino Testa. E prevede, tra le altre cose, la possibilità di mandare in diretta televisiva la processione a mare, oltre che uno spettacolo piromusicale finale.
La diretta tv
L’intenzione, insomma, è di accendere i riflettori su Ognina e sul porticciolo, “dando la possibilità di fare conoscere a livello regionale e nazionale il culto mariano” del piccolo borgo affacciato sul mare. Oltre che, ça va sans dire, “di raggiungere le persone impossibilitate a partecipare fisicamente”.
I costi della manifestazione
Secondo il quadro economico, la manifestazione costa in tutto 40mila euro. Dei quali quattromila sarebbero un contributo del Comune di Catania grazie alla tassa di soggiorno, e i restanti 36mila potrebbero arrivare dall’assessorato regionale alle Autonomie locali, qualora accogliesse la candidatura.
Il grosso delle spese, 21mila euro, servirebbe a pagare lo spettacolo piromusicale. Settemilanovecento euro, invece, sono i soldi destinati all’emittente televisiva che si occuperà di trasmettere la diretta della manifestazione religiosa.