"Apriamoci all'Europa |Il cambiamento passa da qui" - Live Sicilia

“Apriamoci all’Europa |Il cambiamento passa da qui”

La lotta alle mafie e una crescita che accomuni Sicilia ed Europa, questi i temi alla base dell'incontro al teatro Politeama fra il governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta ed il presidente del parlamento europeo Martin Schulz. "Si parte da qui per una nuova e sempre più fruttuosa collaborazione con l'Europa. La rivoluzione della Sicilia passa dal nostro rapporto con Bruxelles".

Crocetta e schulz AL POLITEAMA
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PALERMO – “Un’Europa forte e coesa passa solo dal ritrovato ruolo da protagonista dell’Italia che, a sua volta, non può non prescindere dalla crescita di una regione ricca e piena d’opportunità come la Sicilia”, sono queste le parole con cui Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, commenta la serata organizzata a Palermo dal presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta presso il teatro Politeama.

Ad aprire il programma denominato “Europa e Sicilia, Schulz e Crocetta” ci ha pensato il cantautore catanese Mario Venuti che con le sue note ha accompagnato una serie di scatti fotografici dell’isola che, nel frattempo, scorrevano proiettate alle sue spalle. Dalle gole dell’Alcantara ai teatri greci di Segesta e Selinunte fino ad arrivare al golfo di Mondello, tutto sotto gli occhi dei due presidenti che per l’occasione siedono uno di fianco all’altro. Musica e immagini lasciano poi, com’è ovvio, spazio alla politica e ai protagonisti tanto attesi.

Il primo intervento è quello della regista Roberta Torre: “La Sicilia è una terra che conserva negli anni una traccia indelebile della sua bellezza, un luogo incline di natura al meticciato e dunque a riunire più culture in se stessa”.

Poi è il turno del presidente Crocetta: “Un siciliano che si reca all’estero vede offesa la sua terra da un giudizio legato indissolubbilmente alla mafia. La nostra in realtà è la culla della civiltà che ha dato i natali ad Eschilo, Ciullo D’Alcamo e Tomasi di Lampedusa quindi si rimane perplessi sul perchè non arrivi in Europa il giusto messaggio. Il nostro obiettivo è quello di difendere a tutti i costi la nostra autonomia perchè da sempre, con in primis l’atavica divisione fra nord e sud d’Italia, la Sicilia è condannata a non poter raggiungere il livello degli altri stati europei”.

Crocetta si concentra poi sull’uso errato che la Regione ha fatto negli ultimi anni dei fondi europei: “Abbiamo sempre approfittato dell’Europa con imprenditori che aprivano aziende per poi chiuderle a stretto giro di posta. Noi diciamo basta a questo andazzo poichè più che una pulizia fisica è necessaria una pulizia a livello etico”.

Il governatore lancia dunque una battuta sul Muos di Niscemi: “Io ho grande stima dei grillini ma hanno impedito l’approvazione del Dpef per le nostre decisioni riguardo il Muos. Dopo aver proibito che venga costruita qualsiasi cosa in quei territori non so cos’altro fare se non dichiarare la guerra agli Stati Uniti (ride, ndr)”.

“Adesso mi rivolgo al presidente Schulz, con il quale ho creato una commissione antimafia europea quando facevo il parlamentare, poichè qui stiamo attuando una rivoluzione contro uno stato che offende la Sicilia e i siciliani. Io e Shulz siamo simili perchè anche lui ha denunciato il malaffare nel suo paese e per molto tempo fu sottoscorta”.

Arriva dunque il momento dell’ospite d’onore. Il presidente Schulz, che in un primo momento annuncia in tedesco il suo discorso, si lascia andare ad un invidiabile italiano: “Per me la Sicilia non è sinonimo di mafia – esordisce il massimo esponente del parlamento europeo -. Sono venuto qui per la prima volta circa vent’anni fa e non ho mai trovato un altro posto in cui si respirasse contemporaneamente aria d’Europa e di un altro continente. Un mio connazionale come Federico II è sempre rimasto legato a questa terra che lega diverse culture come nessun’altro paese”.

“Scegliendo Rosario Crocetta – ha aggiunto Schulz – voi siciliani avete fatto un passo importante verso il cambiamento, adesso tocca all’Italia intera seguire la strada verso un governo progressista. Nessuna regione come la Sicilia rappresenta un esempio di solidarietà nei confronti degli emigranti che provengono dal Nord Africa. Ecco perchè l’Europa dovrà fornire pieno appoggio all’isola per fronteggiare questa immane emergenza”.

Le ultime parole del suo discorso Schulz le dedica poi al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Ammiro Napolitano che, a mio avviso, è una figura storica per questo paese”. Stoccata finale, invece, all’ex premier Silvio Berlusconi, con cui Shultz ebbe un ben noto scontro nel 2001: “In occasione dell’ultima giornata della memoria io ricordavo le vittime, mentre altri preferivano ricordare i dittatori”.


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