PALERMO- E Antonio Ingroia? Se Matteo Renzi è l’assenza che il popolo del Pd rimpiange, l’ex pm transitato in Guatemala è la presenza luciferina che inquieta i sonni dei democratici delusi. Oggi Michele Serra sulla sua amaca conclude così: “Spero che Ingroia torni in Guatemala e ci resti per sempre”. Un grido dalla pancia del centrosinistra che imputa al magistrato la sottrazione cruciale di voti ‘inutili’ alla causa comune. Un urlo scomposto che racconta la profondità inconciliabile di una frattura.
Di certo, il leader di Rivoluzione Civile non le manda a dire. Ieri il suo commento è stato feroce: “Bersani è responsabile dell’ingovernabilità”. Si tratta della naturale prosecuzione di una campagna elettorale aspra di rinfacciamenti reciproci. E’ il refrain di accuse che suonerà nelle prossime ore, in sommesso accompagnamento della marcia trionfale di Silvio.