PALERMO – Sette escursioni in altrettante località montane da tutelare, sette tappe del Sentiero Italia da percorrere a piedi, quattro itinerari in bicicletta, l’ascensione delle due cime più alte dell’Isola. E’ il programma con il quale il Gruppo regionale del Club alpino italiano partecipa ai festeggiamenti per i 150 anni di vita del sodalizio fondato a Torino il 23 ottobre del 1863.
Il primo capitolo dei festeggiamenti è rappresentato dal “Progetto Cammina Cai 150° sulle tappe del Sentiero Italia”, che prevede la copertura a piedi di gran parte dell’itinerario escursionistico lungo circa 6000 km che attraversa l’intero territorio nazionale. Il percorso, suddiviso in 368 tappe, parte da Trieste e, attraversando l’intero arco alpino, tutta la catena appenninica, la Sicilia e la Sardegna, arriva a Santa Teresa di Gallura. Le tappe siciliane saranno 7, che saranno percorse dal 20 aprile all’11 maggio: due sulle Madonie, due sui Nebrodi, quindi Iblei, Etna e Peloritani, per un totale di circa 200 km.
Il secondo capitolo, che ha come finalità la valorizzazione e la salvaguardia di località montane particolarmente pregiate o a rischio, vede il Gruppo regionale siciliano del Cai impegnato in sette “casi”. Domenica prossima, 3 marzo, si visiteranno le cave del tavolato degli Iblei, nel Siracusano, con Pantalica e Cavagrande del Cassibile. Seguiranno escursioni al Monte Jato, agli agrifogli giganti di Piano Pomo sulle Madonie, alla Rocca di Novara di Sicilia, alle grotte di Aci e del Gelo sull’Etna, alla Rocca di Cefalù, alle Rocche del Crasto sui Nebrodi.
Nell’ambito del “CicloCaiSicilia” sono in programma quattro itinerari: le “Vie del sale” e le saline di Trapani; la Valle dell’Anapo e Pantalica; l’Etna e la Valle dell’Alcantara; la circumnavigazione in quota dell’Etna con le mountain byke.
Il clou delle manifestazioni è previsto per il 6 e 7 luglio quando saranno scalate, in contemporanea, le 150 montagne più alte e rappresentative d’Italia: in Sicilia, in particolare, i soci del Cai saliranno sull’Etna (3.350 metri) e su Pizzo Carbonara, sulle Madonie (1.979 metri). La manifestazione è stata ideata dal Club alpino accademico italiano del Cai con la collaborazione del Corpo nazionale soccorso alpino e spleleologico del Cai.
“Il lavoro, coordinato dal comitato direttivo e dagli organi tecnici regionali su input della sede centrale Cai – dichiara il presidente regionale Mario Vaccarella – ha permesso di mettere in cantiere tutte queste manifestazioni e attività, insieme a tante altre organizzate direttamente dalle sezioni siciliane, che sintetizzano il cuore e l’essenza del Cai, con l’amore per la montagna da parte di tutti i soci e simpatizzanti. L’obiettivo, in questo 150° anniversario, oltre a tenere bene in mente e far conoscere l’origine del nostro sodalizio, fondato da Quintino Sella, è quello – aggiunge Vaccarella – di andare sempre più in mezzo alla gente e renderla partecipare, dare la giusta visibilità alle attività di mobilità dolce e sostenibile, che oggi creano ‘green economy’, al fianco di altri enti pubblici preposti, affiancando a questo messaggio la dovuta tutela e salvaguardia dell’ambiente naturale, con un bagaglio ‘vecchio’ di 150 anni”.