PALERMO – “Avevamo avvisato il governo Monti che la linea di rigore estremo era sbagliata per la nostra economia. Purtroppo oggi vale poco dire che avevamo ragione. Ma si può ancora correre ai ripari”. Lo ha detto oggi a Palermo Paolo Buzzetti, presidente nazionale dell’Ance, al convegno su “Piano delle città e project financing”, organizzato dall’Ance Sicilia per tentare di risollevare il settore edile e l’economia ricorrendo ai capitali privati.
“Bisogna allentare il Patto di stabilità – ha chiarito Buzzetti – per dare una spinta all’edilizia, così come stanno facendo tutti gli altri Paesi, perché questa è la prima leva capace di fare ripartire l’economia. Lo Stato deve anche pagare tutti i debiti con le imprese: non ha senso – ha sottolineato il presidente dell’Ance – pagarli a pezzi, la formula adottata dal governo non aiuta concretamente le aziende e ha influenze negative sullo spread”.
Buzzetti ha poi condiviso l’iniziativa dell’Ance Sicilia sul project financing, a condizione che “per incentivare l’interesse dei privati, vi sia un quadro normativo meno contraddittorio, che dia centralità al contratto fra l’ente pubblico e il privato e tempi certi a chi deve realizzare gli investimenti”.
Il presidente regionale di Ance Sicilia, Salvo Ferlito, ha auspicato che “si cambi idea sulla decisione di rimodulare l’ex FAS 2007-2013 definanziando un lotto da 398 milioni di euro della Nord-Sud: sarebbe un fatto devastante per quel territorio, ma anche per l’intera economia regionale che ha già perso in quattro anni oltre 50mila posti di lavoro nell’edilizia”.
Secondo Ferlito, “la perdita di risorse è frutto dei tempi eccessivi che intercorrono dallo stanziamento all’avvio dei cantieri. Ci sono ben 98 opere finanziate dal Cipe in Sicilia e che dopo anni ancora non partono. Per evitare di continuare a sprecare opportunità proponiamo un ‘patto’ fra pubbliche amministrazioni, banche e imprese per realizzare le infrastrutture in project financing. Un ‘patto’ che assicuri procedure celeri e certezza di rientro dei capitali investiti”.
Ferlito ha annunciato una novità anche in merito alle giovani coppie che in base ad una legge regionale possono accedere a mutui agevolati per l’acquisto della prima casa con contributo della Regione in conto interessi: “La misura è ottima, ma non sta funzionando – ha spiegato il presidente di Ance Sicilia – perché i mutui sono concessi per 15 anni e quindi la rata è eccessiva. Abbiamo ottenuto la disponibilità della commissione Bilancio dell’Ars ad un emendamento che prolunghi la durata dei mutui almeno fino a 20 anni e che estenda il preammortamento da tre a cinque anni. Solo così si potrà sbloccare anche il mercato immobiliare, che ha subito un crollo del 40%”.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha apprezzato il “Patto” proposto da Ance Sicilia, definendo l’associazione “un soggetto fondamentale nel processo di rilancio della città che abbiamo avviato avendo come traino la candidatura di Palermo a Capitale europea della cultura. Un processo nel quale infrastrutture e servizi hanno un ruolo centrale. Ecco perché – ha detto, fra l’altro, Orlando – la Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo che autorizza a rendere disponibili tutte le aree di proprietà comunale ad iniziative di project financing finalizzate al risanamento, alla valorizzazione e messa a reddito dei beni pubblici e al risparmio energetico”.
L’assessore regionale alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, ha infine comunicato che “subito dopo l’approvazione di bilancio e Finanziaria, la Giunta regionale varerà un disegno di legge per la semplificazione degli iter autorizzativi in tutti i settori, nonché del rapporto fra pubbliche amministrazioni e imprese”, che prevede, tra l’altro, finalmente, il recepimento dinamico del Testo Unico per l’edilizia (Dpr 380/2001). Gli effetti si noteranno subito con l’utilizzo dei fondi già previsti in Finanziaria, fra cui 40 milioni per i centri storici, e di quelli della prossima programmazione comunitaria.