PALERMO – Sala delle Lapidi approva una mozione che potrebbe portare a una piccola ma significativa rivoluzione dell’edilizia privata a Palermo. Il consiglio comunale, infatti, ha dato il via libera a una semplificazione che permetterà di costruire terrazze e verande mobili con una semplice comunicazione, oltre a poter modificare case e negozi.
Ma andiamo con ordine. Per costruire una terrazza o una veranda dal 2011, a Palermo, era necessaria addirittura una concessione edilizia, il che richiedeva tempi lunghi e grosse spese. Una complicazione burocratica che aveva intasato gli uffici e allungato i tempi, con buona pace dei palermitani. E così nei mesi scorsi l’allora assessore al ramo Agata Bazzi (la delega nel frattempo è passata a Giuffré) aveva emanato una direttiva per la semplificazione burocratica, fatta propria da una mozione approvata in consiglio.
Da oggi, quindi, basterà una semplice comunicazione per costruire tettorie e verande “smontabili”, per frazionare un appartamento oppure per unire più unità immobiliari contigue sia in verticale che in orizzontale, con preventivo deposito dei calcoli strutturali al Genio civile. La mozione prevede anche la segnalazione certificata di inizio attività e la presentazione al Centro storico delle istanze per gli interventi in netto e verde storico. Inoltre si prevedono straordinari per gli impiegati comunali, al fine di snellire l’arretrato del condono. Una mozione che fa ordine tra le tante disposizioni burocratiche a volte non legate a precise norme ma a soggettive interpretazioni. Per rendere il tutto operativo, comunque, servirá un ulteriore passaggio della giunta o del dirigente.
“Cambiano tante regole – dice il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo – vi è una semplificazione sulle procedure in materia di edilizia privata, il che comporterà una rivoluzione di questo settore del Comune”. “L’amministrazione farà dei controlli a campione – commenta il presidente della commissione Urbanistica Alberto Mangano – ma dopo la comunicazione, il che semplifica il tutto. Non sarà più necessaria la concessione edilizia. La fusione di locali in orizzontale o verticale si potrà fare con una semplice relazione, eliminando carte e alleggerendo il procedimento”.
“Si tratta di uno snellimento delle procedure – spiega l’assessore Bazzi – prevede inoltre di impiegare il personale, che oggi si occupa delle pratiche, per il controllo. La comunicazione non verrà messo in archivio e in caso di dichiarazioni false ci saranno provvedimenti e sanzioni”.