GAGLIANO CATTURATO! | "Un colpo di testa, mi dispiace" - Live Sicilia

GAGLIANO CATTURATO! | “Un colpo di testa, mi dispiace”

Bartolomeo Gagliano

Fine della fuga. Il pluriomicida è stato tradito dalla Panda verde, usata per fuggire.

LA DIRETTA
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4 min di lettura

GENOVA- Un serial killer pluriomicida è evaso dopo un permesso premio dal carcere di Genova. Bartolomeo Gagliano, 55 anni – nativo di Nicosia – ha fermato all’alba un uomo a Savona, minacciandolo con una pistola e si è fatto portare in auto a Genova dove doveva rientrare in carcere dopo il permesso, poi ha fatto perdere le sue tracce. LA DIRETTA.

16.09. Gagliano è stato tradito dallaPanda van usata per fuggire, rubata al panettiere di Savona che lui stesso aveva sequestrato. La targa CV 848 AW è infatti passata dal posto di frontiera di Ventimiglia ed è stata rilevata dalle telecamere di sorveglianza.

16.01. Gagliano è stato fermato dalle autorità francesi. Sarà necessario avviare una procedura di estradizione, ci vorranno da sette a 40 giorni.

15.50. “Mi spiace per quello che è successo. Volevo rientrare in carcere. È stato un colpo di testa. Sono dispiaciuto di avere tradito la fiducia del direttore e della dottoressa Daniela Verrina”. Sono le prime parole di Bartolomeo Gagliano, dopo la cattura.

15.23. Il serial killer Bartolomeo Gagliano, evaso dopo un permesso premio, è stato catturato a Mentone, in Francia. Lo ha riferito il ministro Cancellieri. Si profila un trasferimento per il direttore del carcere di Genova Marassi Salvatore Mazzeo per le dichiarazioni rilasciate all’indomani dell’evasione del serial killer Bartolomeo Gagliano. Secondo quanto apprende l’ANSA, a breve sarà disposto il suo spostamento presso il Provveditorato regionale per la Liguria dell’Amministrazione Penitenziaria.

1514. Gagliano è stato catturato

10.03. Sia il magistrato di sorveglianza che il carcere erano a conoscenza dell’ampio curriculum criminale di Bartolomeo Gagliano, il serial killer non rientrato nel carcere di Genova dopo un permesso premio. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferendo alla Camera sulla vicenda. Il ministro ha anche invitato a non trarre da un singolo episodio “conclusioni affrettate ed emotive su istituti irrinunciabili per l’attuazione del principio della rieducazione della pena”.

07.00. Il pluriomicida Gagliano non si trova. Comincia un nuovo giorno di ricerche.

LA DIRETTA DI IERI

19.02 “Si tratta di un episodio gravissimo che richiede un accertamento molto rigoroso. Faremo chiarezza ed individueremo eventuali responsabilità”. Lo afferma il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri in relazione all’evasione di Bartolomeo Gagliano, detenuto in permesso premio dalla Casa circondariale di Genova-Marassi.

17.42 Il permesso a Bartolomeo Gagliano “è stato rilasciato su basi legittime, dopo un lungo studio delle relazioni che riportavano da tempo una compensazione del disturbo psichiatrico, lucidità, capacità di collaborare, tranquillità e nessun rilievo psicopatologico”. Lo ha detto il giudice del tribunale di sorveglianza Daniela Verrina, che ha firmato il permesso.

15.11. Bartolomeo Gagliano ha imboccato l’autostrada. La caccia parte da qui. Il giudice del Tribunale di sorveglianza Daniela Verrina spiega che il permesso a Bartolomeo Gagliano “è stato rilasciato su basi legittime, dopo un lungo studio delle relazioni che riportavano da tempo una compensazione del disturbo psichiatrico, lucidità, capacità di collaborare, tranquillità e nessun rilievo psicopatologico”.

Caccia all’uomo
Ed è scattata una gigantesca caccia all’uomo su tutto il territorio nazionale. Gagliano è pericoloso. L’uomo che ha sequestrato racconta: “Mi ha detto che non tornerà mai in carcere”. Il killer è fuggito sulla Panda verde del sequestrato, targata CV 848A W

Chi è Gagliano e cosa ha fatto
La storia di Gagliano si trova per esempio sul sito Italia Criminale.
Si legge la vicenda di una macabra alleanza: “Francesco Sedda, nato a Nuoro nel 1958, ma cresciuto a Genova, è uno dei tanti tossicodipendenti sieropositivi che vivono di furti ed espedienti. Ma è anche infermo di mente e viene internato nel manicomio giudiziario di Montelupo: dovrebbe essere l’ultima chance, per un’esistenza disperata. Invece qui conosce Bartolomeo Gagliano, nato a Nicosia nel 1959, che è lì per aver spaccato la testa con un sasso alla sua amante tossicodipendente. Che minacciava di rivelare la relazione alla fidanzata ufficiale. È stato ritenuto incapace di intendere e di volere.

La struttura non sembra aver risolto i suoi problemi, perché in una licenza premio tenta una folle fuga con sequestri a catena che si conclude di nuovo con l’arresto. Gagliano e Sedda si trovano bene insieme e si mettono d’accordo. Evadono l’11 gennaio 1989 e l’8 febbraio fanno la loro prima vittima: un transessuale uruguayano, Nahir Fernandez Rodriguez, gli sparano in piena faccia e abbandonano il cadavere nei boschi. Segue il 14 febbraio, San Valentino, un altro travestito: Francesco Panizzi, tossicodipendente, 34 anni, conosciuto come “Vanessa”. Le vittime non reagiscono perché pensano a una semplice rapina, evento per niente raro nell’ambiente. Nel secondo agguato rimane ferito di striscio anche un cliente, ma l’obiettivo evidentemente non è lui. Il giorno dopo è la volta di Laura Baldi, prostituta. L’intenzione è quella di uccidere, come al solito, ma nonostante il collo trapassato e la mascella frantumata dal proiettile la donna sopravvive. I giornali ricevono telefonate da un misterioso vendicatore, dice di voler sterminare le prostitute che trasmettono l’Aids”. Gagliano viene arrestato e tenterà altre volte la fuga. Questa è l’ultima, in ordine di tempo. In tanti la seguono col fiato sospeso.

Non era un rapinatore?
“Noi non sapevamo che avesse quei precedenti penali, per noi era un rapinatore”. Il direttore del carcere genovese di Marassi, Salvatore Mazzeo, in un’intervista alla emittente ligure Primocanale, spiega: “Abbiamo valutato Gagliano in base al fascicolo di reato per cui era detenuto, che risale al 2006 e lo indica come rapinatore”.



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