Per una volta la politica saprà smentire la sua pessima fama e dimostrarsi capace di avere a cuore l’interesse e le speranze di persone concrete, più che la retorica degli annunci? C’è subito una storia di cui occuparsi per i politici di buona volontà. E’ la vicenda di Laura Salafia, una bella e solare ragazza costretta a vivere con un destino cambiato, come raccontiamo altrove.
Laura non si è mai data per vinta. Ha raddoppiato il suo coraggio. Ha affrontato il percorso di una riabilitazione ostica. Attraversando giorni non semplici, è riuscita a fabbricarsi un futuro che ospita ancora la gioia, un impegno e un senso compiuto. Ora Laura – come ha scritto la redazione di Livesicilia Catania – chiede un montascale che rappresenta la linea di congiunzione tra lei e il mondo. Tanta sofferenza nasce dalla mancanza di ponti. Laura vorrebbe una strada spianata fra il suo cuore, il suo intelletto e quello che c’è fuori. La gente comune, i lettori di Livesicilia, si sono già fatti sentire col generoso approccio che contraddistingue gli appartenenti alla nostra comunità. Un segnale in più di calore e affetto. Noi li ringraziamo, li informeremo puntualmente su tutto.
Ma – visto che ci siamo presi la dolce incombenza di essere cassa di risonanza della richiesta di Laura – vogliamo di più. Vogliamo che la politica scenda in campo. E non con le belle parole o con i migliori auspici. Vogliamo che i politici cinti dall’alloro parlamentare discendano dall’empireo che li porta a osservare dall’alto le disgrazie di noi comuni mortali. Siano presenti e dimostrino che sanno essere umani. Magari in silenzio, sperimentando il bene senza successivo comunicato.
Nell’appello che rivolgiamo scorgiamo due opportunità essenziali. La prima è la più importante. E’ legata al desiderio espresso da Laura che, in nessun caso, sarà disatteso. La seconda è una via civile, il ripristino di un confronto tra i cittadini e i loro rappresentanti, la scelta di un contesto comune per riallacciare il filo del discorso. La politica è disintegrata. C’è una demagogia insidiosa nelle profezie di sventurati Masanielli che proclamano lo sfascio, più che la rivoluzione, come unica opzione possibile. Per cui siamo tutti “casta”: i giornalisti, gli onorevoli, i droghieri, tutti catapultati in un universo impazzito che misura le categorie collettive, non i giudizi sui singoli individui.
Tuttavia, al netto di pericolose suggestioni, la politica oggi gode della più totale e ben meritata disistima. Venire incontro al coraggio di Laura vorrebbe dire diventarne degni. Ritornare, finalmente, uomini tra gli uomini. In fondo non è necessario troppo. Bastano una cena al ristorante in meno e un panino in più.