Catania, scomparsa di Laura Salafia e il dovere di non dimenticare

Catania, la scomparsa di Laura Salafia ed il dovere di non dimenticare

La pesante eredità di una donna simbolo di coraggio

CATANIA – Si rischia sul serio di cadere nel vortice della banalità e della retorica. Eppure, sarebbe ingiusto lasciare che la morte di Laura diventi notizia da esaurire nel breve volgere di qualche ora. Giusto il tempo di un impatto emotivo che, inevitabilmente, ha finito con lo scuotere tutti: anche chi non la conosceva. Perché sappiamo bene che Laura era conosciuta da tutti: per la sua atroce storia, per tutto quello che ha rappresentato, per l’esempio e la testimonianza che ha trasmesso in tredici lunghi e sofferti anni.

La lezione di Laura

Laura Salafia non c’è più. È doloroso scriverlo e, forse, ancora di più immaginarlo. Se n’è andata una donna di lotta e di coraggio; di dignità e di determinazione. Ci ha impartito una lezione che non potremo dimenticare in quel corpo ridotto al minimo che ha custodito e affrontato albe e tramonti divenute calice amaro di una vita cambiata per sempre. In quel corpo che ha lottato costantemente ed in quel dolore contenuto nel proprio stato d’animo, abbiamo ammirato la sua indelebile traccia dell’amore per la vita. 
E questa sua valorosa prova d’esistenza quotidiana noi non la dimenticheremo.
Un insegnamento che la rende per sempre viva.

Fare memoria

Ed eccola, allora, la questione imprescindibile. Il nome di Laura non venga disperso. Non venga confuso tra le pieghe di un tempo implacabile, che dimentica tutto troppo in fretta, che incenerisce la memoria nell’immediatezza dei social. Le parole del sindaco di Catania sono certamente incoraggianti: “Faremo in modo di ricordarla in modo perenne con l’intitolazione di un luogo evocativo”, ha detto Enrico Trantino. È necessario che il messaggio di Laura venga fissato nelle menti delle nuove generazioni: perchè la cronaca crudele pare non suscitare più solidarietà o sorpresa. Ma quel proiettile vagante ha cancellato per sempre i progetti di una donna brillante e certamente innocente che sognava per sé ben altro.

Ci sarà una nuova alba, anche per Laura. Anche se oggi non la immaginiamo neppure.


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