PALERMO – La decisione ha spiazzato molti tra dirigenti e assessori: fa risparmiare Palazzo delle Aquile, ma pone anche un problema di riorganizzazione dei servizi. Il Comune di Palermo ha deciso di rescindere anticipatamente il contratto di noleggio delle auto in gestione al proprio autoparco. Una scelta adottata per adempiere agli obblighi di legge imposti dai provvedimenti del governo nazionale sulla spending review e che è già stata comunicata alla società Axus Italiana Srl, proprietaria delle auto.
Si tratta di veicoli di servizio adoperati da assessori e dirigenti per i loro spostamenti di lavoro, ma anche dai vari servizi comunali. Dall’1 gennaio tutti hanno fatto a meno di quelle auto. La direttiva partita il 31 dicembre dal servizio Autoparco del Comune all’indirizzo di assessori e burocrati è stata chiara: far rientrare le auto per la riconsegna alla società. Restano fuori dal provvedimento il sindaco, Leoluca Orlando, e gli assessori Luciano Abbonato, Cesare Lapiana e Francesco Giambrone, che per motivi di sicurezza imposti dalla prefettura si muovono a bordo di auto civetta appartenenti al parco macchine della polizia municipale. Per tutti gli altri il provvedimento è categorico. Le Fiat Grande Punto (utilizzate dai componenti della Giunta) e le Fiat Panda (destinate agli uffici) sono rientrate in garage.
Il 2014, dunque, porterà qualche scossone nella routine quotidiana di molti assessori. Molti, ma non tutti, dal momento che c’è chi, come l’assessore alla Partecipazione, Giusto Catania, e il collega Marco Di Marco, alle Attività produttive, non ha mai usufruito del servizio. “Mi muovo da sempre con un mezzo privato – racconta Di Marco -. Nella mia vita di ogni giorno non cambierà nulla, ma bisogna anche pensare all’attività di molti dipendenti comunali che per necessità si spostavano a bordo di quelle auto. Dovremo trovare una soluzione”.
Due le strade che Palazzo delle Aquile intende percorrere per abbattere i costi senza danneggiare l’attività di assessori e dirigenti: un nuovo contratto con una società di taxi o un servizio di auto a chiamata. Preoccupato l’assessore al Verde, Giuseppe Barbera: “Non stiamo parlando di auto blu o di rappresentanza – precisa -, ma di utilitarie che servono negli spostamenti quotidiani. Ogni giorno giro l’intera città per svolgere al meglio il mio incarico. Una situazione che riguarda anche diversi settori operativi della macchina comunale – prosegue -. Sono d’accordo con il taglio delle spese superflue, ma adesso occorre trovare una soluzione alternativa. Non possiamo bloccare l’attività di interi settori”.