"Immorale il ritorno della Tabella H | Noi quei soldi non li vogliamo" - Live Sicilia

“Immorale il ritorno della Tabella H | Noi quei soldi non li vogliamo”

Il Centro studi filologici e linguistici, la Fondazione Buttitta e l'associazione "Pasqualino": "Pur avendo ricevuto diverse sollecitazioni per richiedere la presentazione di emendamenti a nostro favore, non abbiamo voluto cedere alla tentazione".

La lettera
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Qualche deputato regionale  si sarebbe proposto di presentare un emendamento per chiedere un contributo per le loro associazioni. Ma i presidenti di tre enti culturali siciliani hanno detto “no, grazie”. E attaccano: “Avevamo accolto con piacere la scelta di abbandonare la Tabella e passare ai bandi. Ma siamo tornati indietro”.

“L’assoluta inadeguatezza, per non dire l’assenza, delle politiche culturali del governo Crocetta ha generato, oltre che un’impoverimento dell’offerta culturale, anche il concreto rischio che lo straordinario patrimonio Museografico, bibliografico e archivistico di proprietà o affidato agli Enti culturali presenti nel territorio della Regione Siciliana (accumulato grazie a private iniziative o donazioni) e offerto dagli stessi alla pubblica fruizione, possa andare disperso o alienato. Gli Istituti, le Associazioni e le Fondazioni afferenti all’Assessorato dei Beni culturali, avevano accolto favorevolmente la soppressione della ex tabella H, determinata dall’intervento del Commissario dello Stato, e il ricorso a un pubblico bando conseguentemente adottato dal Governo regionale. Questo introducendo una procedura di concessione dei contributi fondata su precisi criteri e sulla valutazione di una commissione di esperti interni agli assessorati di riferimento, disarticolava le logiche beneficiarie sottostanti alla famigerata Tabella. È stato un primo passo nella corretta direzione di operare ‘una selezione in base a rigorosi parametri qualitativi’ e non all’appartenenza politica.

Il Governo Regionale ha destinato nel 2013 al comparto degli enti dei bei culturali l’irrisoria cifra € 1.600.000 euro (*) (nel 2012 erano € 6.500.000) che sono stati assegnati ai diversi enti partecipanti al Bando con il Decreto Assessoriale n.4322 del 31/12/1013. Ebbene la maggior parte degli enti valutati e inseriti nella graduatoria di merito stilata secondo criteri oggettivi e stabili nel tempo emanata e finanziata l’anno scorso dal Governo Regionale non si trovano né nella nuova mini tabella che il Governo ha presentato in aula con la finanziaria né negli emendamenti all’art. 28 della finanziaria presentati da innumerevoli Deputati regionali.

Pur avendo ricevuto diverse e ripetute sollecitazioni per richiedere la presentazione di emendamenti a loro favore, le istituzioni firmatarie del presente documento non hanno voluto cedere alla tentazione di salvaguardare la loro specifica realtà perché ritengono immorale e inaccettabile questo ritorno alle più deteriori pratiche della politica clientelare che sollecita alla questa e al gioco dei favori. Ritengono altresì che la soluzione radicale del problema della cultura in Sicilia sia rappresentata dal recepimento della normativa nazionale sulle modalità di finanziamento delle istituzioni culturali (Legge nazionale n.534 del 17 ottobre 1996) -o da una sua riformulazione adeguata alla specifica realtà siciliana (**)- che prevede certi e rigidi criteri di assegnazione e una programmazione triennale dell’attività.

Tale triennalità avrebbe il vantaggio di poter programmare le attività con largo anticipo dando la possibilità agli Enti culturali siciliani di partecipare ai Bandi europei che notoriamente richiedo una previsione pluriennale e avrebbe anche il vantaggio di porre termine all’assurda situazione attuale di finanziamenti concessi solitamente a fine anno – nel 2013 addirittura il 31 dicembre – con obbligo ineludibile di rendicontazione entro la fine dello stesso anno (***) Chiediamo regole per il sistema culturale siciliano, organiche, meritocratiche e trasparenti e non regalie e favori”

Centro Studi Filologici e linguistici Siciliani
Fondazione Ignazio Buttitta
Associazione per la Conservazione delle tradizioni popolari-Museo delle Marionette “A. Pasqualino”


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