Sarebbe dovuto partire alla 22.30 dal capoluogo lombardo verso Palermo. Eppure l’odissea dei passeggeri a bordo del volo Alitalia non è finita prima di questa mattina, quando sono finalmente arrivati a destinazione. La ragione di questo forte disagio sembra essere imputabile al maltempo. Un fortissimo temporale che ha interessato la capitale ha causato dei ritardi su alcuni voli. Durante tutta la giornata di ieri, infatti, molti di quelli dell’aeroporto Fiumicino sono stati cancellati e hanno subito ritardi.
Sono circa un centinaio i passeggeri del volo Milano Linate – Palermo che ieri sera è stato cancellato solo alle 3 di notte. L’aeromobile diretto al Falcone Borsellino avrebbe dovuto prima fare una tratta su Londra, partendo da Roma nel pomeriggio. Complice il meteo, il volo è decollato solo oltre 8 ore dopo, accumulando così un consistente ritardo sulla tabella di marcia. È per questo che, a Linate, i passeggeri non sono potuti salire a bordo se non dopo 12 ore. L’equipaggio dell’aereo, proprio per il ritardo, ha raccolto un “fuori-ore” che gli ha imposto di fermarsi per il riposo e dunque di non partire.
Il volo, prima di essere cancellato a notte fonda, ha subito due rinvii. Il primo all’1, il secondo alle 2.15. Solo per quell’ora Alitalia avrebbe informato i suoi passeggeri che sarebbero stati riprotetti su un volo questa mattina. Quelli diretti a Trapani, sono stati imbarcati alle 7 per Birgi. Quelli con destinazione Palermo, in partenza alle 10 da Milano, hanno accumulato un ulteriore ritardo di circa un’ora a Fiumicino, dove hanno fatto scalo e dove la pioggia sembra non dare tregua.
“È stato un disagio enorme – spiega Salvatore C., passeggero del volo -. Nessuno ci ha dato assistenza e informazioni fino a notte fonda. Imputavano la colpa al maltempo. Anche se durante tutta la serata sono partiti voli per il sud, sia per Catania che per Reggio Calabria. Fino alle 3 di notte nessuno ci ha spiegato nulla. Né coperte per ripararci dal freddo, né personale a cui chiedere informazioni perché, dato l’orario, l’aeroporto si è svuotato. C’erano anziani, bambini, donne in gravidanza. Ci hanno dato un ticket per consumare qualcosa e solo alle 3.30 ci hanno mandato in albergo per un paio d’ore. Un uomo si è adirato moltissimo – prosegue -. Stamattina avrebbe dovuto avere il funerale della sorella defunta e ha pagato 700 euro un biglietto per partire immediatamente per la Sicilia”.
Il maltempo sarebbe dunque responsabile di quest’incomodo. “Se la causa è il maltempo la colpa non è nostra, è il comandante a decidere – replicano dalla Sea Aereoporti di Milano -. È la compagnia che dovrebbe informare i suoi passeggeri per tempo. Noi come aeroporto non impediamo le partenze, sono loro a scegliere. Non abbiamo alcun potere decisionale nei confronti dell’aeromobile. Nello specifico quel vettore, prima diretto in Inghilterra, ha accumulato un cospicuo ritardo. Così tanto da far raggiungere all’intero equipaggio il massimo delle ore che può trascorrere in volo”.