"Prenotare un visita? Un incubo| Un vigilante mi ha aggredito" - Live Sicilia

“Prenotare un visita? Un incubo| Un vigilante mi ha aggredito”

L'ingresso dell'ospedale Enrico Albanese

La disavventura di una donna di 72 anni raccontata a LiveSicilia: "Sono tornata al Cup due volte, poi mi hanno fatto andare via. Quell'uomo mi ha spinto più volte, ho diverse contusioni". La vicenda è stata denunciata alla polizia. L'Asp: "Avvieremo indagine interna".

PALERMO – “Mi ha detto che doveva buttarmi fuori. Ho così bussato con insistenza alla porta, ma sono stata aggredita. Una mattinata da incubo che non auguro a nessuno”. Inizia così il racconto di Giuseppina Guida, una donna di 72 anni, invalida al sessanta per cento, che racconta la sua disavventura  a LiveSicilia: “All’ospedale di Villa Sofia, dove mi sono recata oggi perché avevo dolori in tutto il corpo, hanno rilevato varie contusioni. E’ il risultato di un atteggiamento inaccettabile, adottato da chi dovrebbe venire incontro ai pazienti e invece se ne infischia, usando anche la violenza”.

L’episodio ieri mattina al Cup dell’ospedale Enrico Albanese di via Papa Sergio, dove Guida doveva prenotare una visita. “Sono tornata lì per la seconda volta – racconta – visto che il giorno precedente, per un inconveniente sulla ricetta, ero dovuta andare via per recarmi dal mio medico curante. Alle 11,50 ho atteso il mio turno. Io ed altre tre persone, poco prima delle 13 non eravamo ancora giunte allo sportello, ma ci è stato comunicato che dovevano chiudere. Ho così detto che ero già stata lì il giorno prima, ma mi è stata chiusa la porta in faccia. Ho bussato con forza – racconta Guida – ma il vigilante che si trovava in sala, mi ha spinto verso l’uscita”.

A questo punto, in base a quanto raccontato dalla 72enne, sarebbe stata più volta spintonata. “Mi sono fermata vicino ad una finestra bussando nuovamente e chiedendo di parlare con qualcuno – prosegue – ma quell’uomo ha continuato a spingermi. Ho opposto resistenza, ho urlato, lui ha continuato a strattonarmi tirando la mia borsa, poi caduta per terra con tutti i documenti. Gli ho detto che dovevo raccoglierli, ma mi ha nuovamente spinto verso l’uscita. A quel punto gli ho sferrato un calcio, ho raccolto i miei documenti da terra, ma ho subito avvertito un forte dolore alla spalla. Mi sono seduta su una sedia che si trovava vicino all’uscita ed ho così preso il cellulare tentando di comporre il 113 ma non ci sono riuscita. Il vigilante – aggiunge Guida – ha afferrato la sedia ed ha cominciato letteralmente a trascinarmi in direzione dell’uscita. Una scena assurda, durante la quale si è rivolto ad un signore presente dicendo “Io me ne devo andare, tanto la butto fuori, se non se ne va la butto nelle aiuole”. 

Una volta fuori dall’ufficio, la donna ha contattato la polizia. “Ho raccontato tutto agli agenti e denunciato la vicenda. Durante quelle fasi concitate sarebbe bastata una caduta perché mi ferissi seriamente, ma questa persona non ha pensato minimamente alle conseguenze che avrebbe potuto provocare. Sto male da due giorni, ho dolori ovunque. E sono molto scoraggiata”. Dall’Asp annunciano l’avvio degli accertamenti per verificare quanto accaduto: “La direzione del Presidio Territoriale Enrico Albanese non ha ricevuto alcuna segnalazione in merito, né dall’interessata, né dal personale esterno che si occupa della vigilanza. Per questo verrà avviata un’indagine interna che chiarirà quanto denunciato dall’utente”.


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