"Bilanci, riforme, precari| Enti locali ingovernabili" - Live Sicilia

“Bilanci, riforme, precari| Enti locali ingovernabili”

L'associazione: "Sulle province manca chiarezza circa la sostenibilità finanziaria".

PALERMO – Il Consiglio regionale dell’Asael, riunito per prendere in esame l’attuale momento della vita degli enti locali siciliani, “ha preso atto dei notevoli limiti che incontra nell’attuale momento la loro governabilità”. Questo quanto si legge in una nota degli amministratori degli enti locali siciliani.

“Avvicinandosi la fine del primo semestre dell’esercizio, gli amministratori locali non sono ancora nelle condizioni di avere potuto dotare gli enti di un bilancio di previsione a causa della notevole difficoltà in cui si trova la Regione nell’effettuare il piano di riparto dei trasferimenti ai Comuni a causa dell’incertezza che regna sulla positiva trattativa con lo Stato che dovrebbe integrare la dotazione finanziaria del bilancio regionale con i famosi 500 milioni di euro, senza i quali non può essere garantito il trasferimento iscritto nella legge di stabilità regionale, con il rischio del default. Come conseguenza inesorabile è scattata la ‘gestione provvisoria’ nei Comuni che quindi blocca di fatto qualsiasi risposta alla domanda dei cittadini amministrati, essendo inutilmente scaduto il termine per l’approvazione dei bilanci, senza che gli amministratori (e questa volta non per loro inerzia) abbiano potuto dotarsi del necessario strumento di programmazione della spesa. Per le stesse ragioni è assolutamente non gestibile il percorso di stabilizzazione del precariato degli enti locali siciliani, su cui si innesca la vicenda della mobilità dei dipendenti delle ex Province, che rende oltremodo complicato dare soluzione alle legittime aspettative dei lavoratori, cui non può in atto essere garantito il pagamento degli stipendi e la stessa prosecuzione del rapporto di lavoro. Si è preso atto che su tale problematica il Governo regionale ha annunciato che sul tema del precariato si andrà ad insediare una cabina di regia con la partecipazione delle rappresentanze delle autonomie e dei sindacati, che avrà il compito di elaborare una proposta da portare nei tavoli del governo nazionale per innescare un percorso legislativo speciale che consenta una soluzione giuridicamente valida alla tematica, rifuggendo dai soliti ‘pannicelli caldi’”.

Altra questione di cui si ha discusso il Consiglio Regionale dell’Asael è stato quello della definizione della Riforma delle Province, con l’ultimo intervento varato dall’Ars, che nel recepire la legge Delrio ha esteso alla Sicilia l’individuazione dei Sindaci Metropolitani negli attuali primi cittadini di Palermo, Catania e Messina. “A tal proposito si è osservato che nulla di certo comunque si è detto a proposito della questione della sostenibilità finanziaria dei compiti che la riforma assegna ai liberi consorzi (si pensi alla manutenzione delle strade provinciali e degli istituti scolastici, alla gestione del personale) e su questo chiediamo alla Regione l’insediamento di quell’Osservatorio previsto per legge che dovrà occuparsi con immediatezza di individuare gli strumenti operativi per far funzionare i nuovi governi di area vasta”.

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