PALERMO – La battaglia elettorale per la conquista di Palazzo delle Aquile si avvicina e ogni schieramento ha il suo esercito di candidati. Tra consiglieri uscenti e chi uno scranno nelle passate consiliature lo ha già avuto, ci sono anche le nuove leve, quei cittadini che hanno deciso di mettersi in gioco e provare per la prima volta a conquistare un posto a Sala delle lapidi o in uno dei consigli delle otto circoscrizioni. Attivisti, studenti, dirigenti, avvocati, architetti e fotografi, ma anche attori e impresari: è davvero variegato il ventaglio di candidati alle prime armi che sosterranno i vari candidati a sindaco di Palermo.
Per il Leoluca Orlando, per esempio, scenderà in campo per il consiglio comunale, Giorgia Butera. Sociologa della comunicazione e scrittrice, dal 2014 presidentessa di Mete Onlus, è inserita nella lista Movimento 139. Giorgia Butera organizza campagne di sensibilizzazione in difesa dei migranti e dei bambini, per questa e altre attività è stata insignita dalla medaglia al valore dal Presidente Sergio Mattarella. Legata al ‘Professore’ da amicizia di lunga data, Giorgia Butera non avrebbe mai pensato di candidarsi ma “Poi ho realizzato che tutto quello che faccio in ambito internazionale – dice Butera – è altrettanto importante farlo per la mia città. Sarà una prosecuzione naturale di ciò che faccio tutti i giorni e non potevo che farlo con Orlando che ha cambiato profondamente il volto di questa città”. Un’altra candidata al consiglio comunale nella lista Movimento 139 è Claudia Rini, 29 anni, laureata in psicologia, è molto attiva in ambito sociale. Per lei anche l’aspetto anagrafico ha un peso nella gestione di una città: “Oltre ad avere uomini e donne di esperienza – dice la candidata – è anche giusto che i giovani abbiamo una parte attiva all’interno dell’amministrazione comunale”. Ha riposto la sua fiducia in Orlando perché “Ha cambiato la città e ha rimesso in ordine i conti pubblici. Il cambiamento è un processo lungo – sottolinea Claudia Rini – è giusto lasciare che il sindaco porti a termine il suo progetto, la sua visione”. Lei contribuirà “Se me ne daranno la possibilità, agevolando uno maggiore sviluppo della attività culturali. E’ importante creare sempre nuove opportunità e spazi dedicati che agevolino anche l’integrazione sociale nei quartieri più difficili di Palermo”.
Giuseppe Marchello è un altro giovanissimo fra le fila di Orlando. Ha 25 anni ed è uno studente di Economia alla Lumsa di Palermo. Marchello è rappresentante della sua facoltà e con il suo gruppo sono molto attivi nel campo tecnologico e turistico. “Io e i miei compagni abbiamo fatto esperienze all’estero – dice Marchello – ma è a Palermo che vogliamo rimanere e faremo di tutto per non dover andar via. Proprio in questa ottica ho deciso di accettare la sfida e candidarmi. Bisogna mettersi in prima fila se si vuole ottenere un risultato”. E ancora Alessandro Bruno, di anni ne ha 35, è dottore di ricerca in ingegneria informatica e docente a contratto. Fondatore di Palermo Indignata e attivista di movimenti di ricercatori precari. Fino a un mese fa militava in sostegno di Fabrizio Ferrandelli, ora però ha deciso di non voler tradire certe idee e valori, porterà acqua al mulino del sindaco uscente. Mentre nella lista “Uniti per Palermo”, costola di Sicilia futura di Salvatore Cardinale, ritroviamo una dirigente di un istituto che si occupa di finanza per le imprese, Patrizia Milito. “A Palermo stanno arrivando importanti fondi da investire per la crescita e lo sviluppo di questa città – dice la candidata – è importante che all’interno del consiglio ci siano persone competenti che sappiano gestire in maniera efficiente questi soldi. Io sono nel campo da trent’anni – sottolinea Patrizia Milito – Insomma la mia sarebbe una candidatura di profilo tecnico. Conosco bene il mondo delle imprese e questo non può che essere un valore aggiunto”. Ed infine c’è anche Giusi Gatto, anche lei nella lista “Uniti per Palermo”. Lavora da sempre nel mondo del sociale: “Ho fatto politica attiva in passato, ma non mi sono mai candidata. Oggi credo che sia necessario intestarsi delle battaglie e cercare di vincerle in prima persona – afferma la candidata – il terzo settore è allo sbando. Voglio fare qualcosa per invertire la rotta”.
Sempre in sostegno di Leoluca Orlando ci saranno le nuove leve candidate con Sinistra Comune: fra queste ritroviamo l’attivista Mariangela Di Gangi, presidentessa dell’associazione Zen Insieme che sul suo profilo Facebook così annunciava la scelta di candidarsi al consiglio comunale: “Ho detto sì, in realtà è un sì che dico ogni giorno da anni e che oggi assume solo un’altra forma. Stessa strada, stessi metodi: adesso portiamoli anche dentro il consiglio comunale di Palermo”. E ancora Loredana Ilardi, operatrice call center Almaviva, da sempre rappresentante sindacale, anche adesso che lo fa per i suoi colleghi da indipendente, non appartenendo a nessuna sigla ufficiale: “Fare politica per me significa essere al servizio dei cittadini e io non mi sono mai risparmiata in questo senso”. E poi Francesco Migliardi, 46 anni, dottore in giurisprudenza, oggi impiegato all’Università di Palermo: “Sono da sempre attivo nel mondo del volontariato per i ragazzi. Organizzo spesso raccolte di libri destinati successivamente a biblioteche di strutture pubbliche o private. Vivo e lavoro in pieno centro storico, per il quale vorrei spendermi, se ne avrò la possibilità”.
Sul fronte de I Coraggiosi in tanti scenderanno per la prima volta in campo fra le liste di Fabrizio Ferrandelli. Come Calogero Tanania, 36 anni, lavora nell’ambito della consulenza amministrativa e del lavoro come libero professionista: “So bene come funzionano i meccanismi dell’amministrazione comunale – dice il candidato – sono certo che questo mi darebbe una marcia in più e mi consentirebbe di essere subito operativo qualora dovessi essere eletto. Uno dei miei obiettivi sarebbe quello di dare una mano nel giusto processo di snellimento della macchina burocratica del Comune. E’ arrivato il momento di creare un ponte diretto fra cittadini e amministrazione. Sono anche un ecologista – continua Tanania – anche il tema dello smaltimento dei rifiuti mi vedrebbe sempre in prima linea. Credo che prima di qualunque azione sia necessario investire in comunicazione per sensibilizzare i cittadini. La svolta ecologista per Palermo dovrebbe partire da qui”. Tanania è da sempre presidente di un’associazione che sostiene bambini disagiati “anche su questo fronte non mancherebbe mai un mio coinvolgimento”. Francesca Paola Quartararo, 31 anni, avvocato, collabora con tv e magazine online fornendo consulenze legali nell’ambito del diritto del lavoro. “Fabrizio mi ha chiesto di candidarmi – dice Francesca Paola Quartararo – sono nella lista ‘Per Palermo con Fabrizio’ e per me sarebbe una grande opportunità per mettere al servizio dei cittadini le mie conoscenze e la mia professionalità. Voglio dare un contributo per il cambiamento di questa città – sottolinea la candidata – per dare anche un sostegno agli imprenditori palermitani. Credo nel programma che ha proposto Fabrizio e farò del mio meglio per aiutarlo”. E ancora Gioacchino Fricano, è un medico di 52 anni che ha deciso di puntare su “Una persona pulita. Ferrandelli può ridare speranza a questa città”. Ha deciso di mettersi in gioco per cercare di togliere spazio “Ai soliti personaggi che si ripropongono da anni – accusa il candidato – e che non hanno fatto altro che prendere in giro i cittadini”. In una delle liste a sostegno del leader de I Coraggiosi anche Rosa Falletta, 33 anni, avvocato civilista. La candidata che fa dei suoi risultati accademici il suo punto di forza e di orgoglio, non ha dubbi: “Io o faccio le cose bene o non le faccio. So bene quali sono per me gli obiettivi che questa città dovrebbe raggiungere e il programma proposto da Fabrizio rispecchia completamente le cose che vorrei fare per Palermo”. Per Rosa Falletta “siamo un’ottima squadra, composta da gente responsabile e onesta, con un ottimo programma. Possiamo davvero cambiare la città”.
C’è anche un fotoreporter nella squadra di Fabrizio Ferrandelli, si tratta di Franco Lannino. Attraverso la lente della sua macchina fotografica ha seguito due guerre di mafia e tutte le stragi che hanno sconvolto Palermo. Ha collaborato con le più importanti testate a livello nazionale ed internazionale e oggi “Proprio grazie alla mia professione di fotoreporter – afferma Lannino – conosco benissimo ogni angolo e ogni quartiere della città e ho imparato a capire i bisogni e le aspettative dei suoi abitanti, che specialmente nelle aree più periferiche hanno voglia di riscatto. Per questo motivo metto a disposizione della mia città l’enorme bagaglio di conoscenza, nella certezza di saper fare qualcosa per migliorarla”. Si candiderà nella lista “Palermo prima di tutto” “Perché il suo programma punta sulle persone e sul loro merito a prescindere dal passato politico – spiega il candidato – Come lui anche io sono convinto che ormai le logiche dei partiti, delle appartenenze, delle grandi ideologie appartengano ad un passato che non tornerà mai più”. Nella lista de I Coraggiosi c’è anche Isabella Cacciatore, 32 anni, da sempre collabora con varie agenzie di comunicazione, organizzando eventi culturali e concerti. “Sono stata fra le prime ad aderire al movimento de I Coraggiosi – afferma la candidata – e da anni faccio politica nel territorio attraverso le azioni e le iniziative di alcune associazioni di volontariato. In consiglio vorrei portare avanti progetti legati alla cultura, lo sport e politiche sociali”. Sempre nella liste de I Coraggiosi anche Germano Pettinato, 40 anni, imprenditore edile che lavora nell’ambito del restauro. “Sono rimasto colpito positivamente dal gesto che Fabrizio ha fatto, quando si è dimesso dall’Ars – racconta il candidato – ho voluto conoscerlo e dare la mia disponibilità e contribuire alla costruzione del suo progetto per Palermo”. Ci sono dei temi che per Pettinato vanno affrontati al più presto: “Parallelamente vanno trovate soluzioni per la povertà e il degrado che dilaga in questa città. Dare sostegno alle fasce più deboli. Parallelamente per creare lavoro e stimolare l’economia cittadina si devono agevolare le imprese. Se verrò eletto, queste saranno le istanze che porterò in consiglio comunale”. C’è anche il direttore di una riserva naturale fra le fila di Ferrandelli: si tratta di Bartolo Corallo. L’ambientalista dirige l’ente che gestisce la riserva di Grotta dei Puntali.
Per quanto riguarda il Movimento 5 stelle, tutti i componenti della lista sono alla loro prima esperienza in politica (Leggi tutti i nomi).
Sul fronte Ismaele La Vardera, al momento è sicura la presentazione di una sola lista creata in sinergia con il partito Il centro destra. Tra i candidati anche Francesca Mandalari, 50 anni, ex funzionario della Regione, oggi si divide fra la sua famiglia, l’impegno per il sociale e una piccola attività come manager di giovani artisti. “Basterebbe gestire il Comune come se fosse un’impresa – propone la candidata – così potremmo ottenere dei risultati concreti ed efficienti. Sono convinta che il nostro nuovo partito potrà recuperare e aggregare tutto il centro destra cittadino”. Su Ismaele La Vardera non ha dubbi: “Largo ai giovani, il futuro gli appartiene. E poi lui è un vulcano di idee e di proposte, non poteva che essere il nostro candidato”. Fra le fila dell’ex iena anche l’attore palermitano Totò Borgese. Scelto da La Vardera come potenziale assessore allo Sport, Borgese si candiderà anche per conquistare uno scranno a Sala delle lapidi.
Ed infine l’indipendentista Ciro Lomonte, anche nella sua lista del “Movimento Siciliani liberi” sono praticamente tutti neofiti della politica. Fra questi Enzo Cassata e l’imprenditrice Maria Rita De Cordova. “Sono convinto che l’unica prospettiva possibile sia quella della piena sovranità sei siciliani – dice Cassata – non sono nato a Palermo, ma sono innamorato di questa città. Vedere lo stato di degrado in cui versa questa città mi indigna, per questo ho deciso di mettermi in gioco per cercare di migliorare la situazione”. Dello stesso parere Maria Rita De Cordova “Quando ho scoperto il Movimento ho capito molte cose, ho capito che è arrivato il momento di mettermi in gioco e cercare di contribuire con tutta la passione e impegno possibile. Ciro Lomonte non è un politico – sottolinea la candidata – è un professionista che sono certa potrà fare molto per questa città”.