PALERMO – “Non sono uno che si impressiona, mai. Neanche quando leggo fiumi di odio contro di noi sui social. Ma la frase ‘Ettore Rosato, noi ti bruceremo vivo’, mi fa male. Per la mia famiglia e per i miei figli, naturalmente. E perché non l’ha scritta uno qualsiasi. Ma un signore a cui il candidato 5 stelle Cancelleri vuole far fare l’assessore ai rifiuti in caso di vittoria”. Lo sfogo su Facebook è di Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, in merito ai tweet dell’assessore designato all’Energia per la possibile giunta siciliana targata M5s, Angelo Parisi, rivelati da Livesicilia. Il deputato dem si riferisce alla frase scritta da Parisi nel corso di ‘di Martedì’, su La 7. Parisi è ospite in studio, dove si apre il dibattito sulla legge elettorale, e Parisi twitta: “Rosato facciamo un patto, se questa legge sarà cassata dalla Consulta ti bruceremo vivo. Ok?”.
“Vuole bruciare vivo un avversario, vuole bruciarmi vivo perché sulla legge elettorale non la penso come lui – scrive oggi Rosato – Ma vi rendete conto di quanta violenza, seppur sul web? Di quanta meschinità umana? Le elezioni si vincono e si perdono, è la vita. Ma quando si perde la dignità, beh, allora è difficile recuperarla. Cari amici 5 stelle, i veri impresentabili siete voi. Col vostro linguaggio squadrista e i vostri insulti state distruggendo la normale discussione politica”. Infine, l’appello a Grillo e Di Maio: “Fermatevi, siete ancora in tempo”. Contattato da Livesicilia, parisi si era difeso così: “Sono tweet di un privato cittadino, quando li ho scritti non ero assessore designato dal Movimento cinque stelle”.
Sulla vicenda arriva ora anche il commento di Fabrizio Micari, candidato governatore del centrosinistra: “Cancelleri cacci l’assessore hater che vuole bruciare vivo Ettore Rosato. Chi odia è impresentabile tanto quanto chi ruba”, scrive su Twitter il candidato presidente della Regione. “Posso capire che Cancelleri non sapesse di avere a che fare con un odiatore di professione – aggiunge – ma adesso che lo sa lo deve cacciare”.
“Il rispetto per l’avversario e quello per la stampa libera sono fondamenti di tutte le attività, ancor di più per chi ha ruoli pubblici. Esprimo la mia solidarietà a Ettore Rosato e ai giornalisti Giovanni Floris, Corrado Formigli e Massimo Giannini, che hanno ricevuto offese e minacce inaccettabili dal grillino designato assessore regionale”. Lo scrive sul proprio profilo Facebook il candidato alla presidenza della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Parisi oggi si scusa: “Ho sbagliato, ma non sono un hater”
LE ALTRE REAZIONI
“Quando l’insulto e la violenza sono continui e ripetuti è un chiaro segnale del fatto che chi li pronuncia non ha argomenti né politici né tecnici. Questo al netto della evidente ignoranza delle regole basilari della democrazia, che porta alla sistematica denigrazione dell’avversario politico e dei giornalisti. E’ però evidente che il Movimento 5 Stelle è ormai in diretta competizione con la destra più violenta e becera nel cercare di accaparrarsi i voti “di pancia” e quindi si sforza di eccellere nell’unico settore nel quale ha dimostrato capacità e competenza: quello della violenza verbale. Non posso che esprimere la mia più totale solidarietà ai tanti, giornalisti e parlamentari, che in questi mesi sono stati oggetto di attacchi volgari e gravissimi, nella speranza che questi comportamenti rendano evidente non solo l’inaffidabilità ma anche la pericolosità del M5s per la Sicilia e per l’Italia”. Lo dichiara Leoluca Orlando commentando la designazione di Angelo Parisi, conosciuto come “hater” sui social network, quale Assessore della ipotetica Giunta regionale siciliana guidata da Giancarlo Cancelleri.
“Ettore Rosato, noi ti bruceremo vivo. Quando l’ho letta non ci volevo credere. Ho vissuto gli anni 70 ma una violenza verbale che si spinge sino alla promessa del rogo faccio fatica a ricordarla. Che cosa distingue il candidato grillino che è assessore in pectore in Sicilia dai carnefici dell’Isis che hanno bruciato vivi gli elicotteristi americani? Il fatto che non è ancora passato all’azione? E se qualcuno lo prendesse sul serio? Al Movimento 5 stelle dico: fermatevi nella vostra scriteriata aggressività prima che la lotta politica degeneri, smettetela di fomentare la violenza, che prima o poi scoppia”. Lo dichiara Maurizio Lupi, coordinatore nazionale di Alternativa popolare. “Al collega Rosato – prosegue Lupi – va tutta la mia solidarietà, che spero non sia solitaria e che venga condivisa anche dai deputati 5 Stelle. Il legittimo duro dissenso sulla legge elettorale ha un limite, che è la dignità e l’integrità della persona che mi sta davanti. Quando uno pronuncia certe frasi dovrebbe ricordarsi che l’avversario politico è un uomo, che ha degli affetti, una moglie e dei figli,che vengono feriti ingiustamente da una violenza che non ha ragion d’essere”.
Vorrei esprimere la mia vicinanza e mandare un forte abbraccio a Ettore Rosato per le minacce ricevute da colui che Cancelleri vorrebbe designare come assessore in una sua eventuale giunta. Se questa è la classe dirigente che il M5S immagina per la Sicilia credo che gli elettori debbano pensare molto bene a chi concedere il loro voto. Di fronte a queste violenze non possono esserci giustificazioni, solo una ferma condanna senza se e senza ma. Condanna che auspico arrivi da tutto il Movimento 5 Stelle, a cominciare da Grillo e Di Maio”. Così il ministro Luca Lotti su fb.
“Le frasi di un candidato del M5S siciliano contro Ettore Rosato sono inaccettabili e pericolose. Esprimere il desiderio di bruciare vivo un avversario politico non può essere considerata solo una spiacevole esuberanza sopra le righe, ma una dimostrazione di violenza incompatibile con la vita democratica. Al collega Rosato vanno i sentimenti di solidarietà miei e di tutto il nostro Gruppo”. Lo afferma Lorenzo Dellai, Presidente del gruppo parlamentare ‘Democrazia Solidale-Centro Democratico’ alla Camera.
“Va bene che siamo in campagna elettorale e che lo scontro dialettico può essere anche ruvido, ma niente può giustificare, né sul piano politico né sul piano personale, la frase rivolta contro il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato, a cui esprimo la mia vicinanza. La frase “Ettore Rosato, noi ti bruceremo vivo”, rivoltagli da un esponente dei 5 stelle, è una intimidazione semplicemente raccapricciante. Ma come si è potuto arrivare fino a questo punto? Cosa penseranno i nostri figli della politica se si arriva a minacciare un avversario di bruciarlo vivo, frase che si sente soltanto nel linguaggio della criminalità organizzata? Il duello politico non può arrivare a questi livelli di livore e odio. Abbiamo già passato periodi bui dove la violenza verbale si è poi tradotta in violenza fisica. Quei tempi devono essere consegnati per sempre alla storia, non possono e non devono ritornare alla cronaca dei nostri giorni.” Lo afferma Licia Ronzulli, membro del comitato di presidenza di Forza Italia.
“Rosato va bruciato, dice il grillino. #M5S ha portato troppo odio, non riescono a fermarsi. Un abbraccio alla famiglia di Ettore”. Così Matteo Renzi su twitter. “Per dieci giorni – scrive Renzi anche sul suo profilo Facebook – il nostro capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, è stato accusato di mancanza di rispetto delle istituzioni per il solo fatto di aver presentato una mozione in Parlamento, ricorderete la vicenda. Sono ansioso di vedere come gli stesi commentatori, talk, politici giudicheranno a dieci giorni di distanza la minaccia che Rosato ha ricevuto da uno dei leader del Movimento cinque stelle in Sicilia che ha chiesto – testuale – di bruciarlo vivo”. “La violenza verbale, l’esagerazione, l’odio che Beppe Grillo ha introdotto nella politica – ribadisce su Fb – portano a queste follie. Non sono sciocchezze: è un modo di agire che lascia cicatrici sul cuore delle persone. Per questo la mia solidarietà a Ettore ma soprattutto un abbraccio speciale a sua moglie e ai suoi figli”.