ROMA – “Chi oggi attacca il segretario nazionale del Partito democratico Matteo Renzi, dimentica o fa finta di dimenticare chi ha guidato il Pd in Sicilia negli ultimi anni. Chi parla di opportunisti e scelte sbagliate dimentica probabilmente di essere il responsabile principale del disastro del proprio governo regionale”. Lo afferma Giancarlo Garozzo, della Direzione nazionale del Partito democratico e sindaco di Siracusa. “Il segretario Matteo Renzi, il sottosegretario Davide Faraone e i renziani in Sicilia hanno cercato in tutti i modi di limitare i danni di chi oggi ha il coraggio, o forse la faccia tosta, di chiedere le dimissioni di Renzi e di chi in queste settimane, durante la campagna elettorale, ha irrimediabilmente remato contro il Pd. Figure come il segretario regionale Fausto Raciti dovrebbero invece pensare a fare un pò di sana autocritica perché se il risultato del Partito democratico in Sicilia è stato un totale disastro è prima di tutto colpa loro. Per non parlare dell’ex governatore Rosario Crocetta che invece di accusare Renzi di aver effettuato scelte sbagliate dovrebbe pensare a tutte le decisioni dannose per la Sicilia ha fatto lui. Crocetta pensi al disastro del suo governo regionale invece di pensare a un diritto di critica che di certo non gli spetta. Ricordo a me stesso e all’ex governatore che chi ha cercato di salvare i disastri del governo Crocetta è stato proprio Matteo Renzi che ha cercato più volte di mettere una pezza ai danni provocati dalle sue politiche”. “Il Partito democratico oggi non ha bisogno di polemiche e litigi – conclude Garozzo – ma bisogna subito avviare una riflessione sul ruolo del Centrosinistra nel mezzogiorno, su quali siano stati gli sbagli e quali i passi da fare per quello che deve essere l’obiettivo più importante: riallacciare il filo spezzato con i cittadini. Di questo ha bisogno il Pd e chi volesse esprimere la propria opinione e dare il proprio contributo alla rinascita del Centrosinistra potrà farlo al congresso”.
La faida interna al Pd dopo il voto
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