TRAPANI – Il gip di Trapani, Caterina Brignone, ha convalidato il fermo dei due africani finiti in manette per l’aggressione dell’equipaggio e del comandante del rimorchiatore Vos Thalassa che li aveva soccorsi, insieme ad altri profughi, mentre navigavano in acque libiche. Sono accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Soccorsi dal rimorchiatore olandese insieme agli altri 65 migranti con cui viaggiavano verso la Sicilia i due, Bichara Tijani Ibrahim Mirghani e Ibrahim Amid, avrebbero aggredito e minacciato alcuni membri dell’equipaggio temendo di essere riportati indietro come aveva disposto la Guardia Costiera libica. La Vos Thalassa ha proseguito la rotta verso l’Italia, denunciando l’episodio e chiedendo l’intervento della Guardia Costiera che ha preso a bordo della Nave Diciotti tutti i profughi salvati dal rimorchiatore. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva chiesto un intervento della magistratura e l’arresto dei responsabili dell’aggressione.
La Diciotti con a bordo i migranti per ore è rimasta davanti al porto di Trapani in attesa dell’autorizzazione all’attracco. L’intervento del Capo dello Stato ha sbloccato la situazione. La nave è giunta in porto in nottata e i due accusati dell’aggressione sono stati identificati e iscritti a piede libero nel registro degli indagati per violenza privata. La Procura però ha proseguito gli accertamenti anche sentendo i testimoni della vicenda e sabato ha disposto il fermo motivato dal pericolo che i due profughi possano far perdere le tracce.
(ANSA)