PALERMO – Una collaborazione con la Lombardia per dare una nuova vita al 118. Lo ha deciso la giunta regionale guidata dal presidente Nello Musumeci dando il via libera alla firma di un protocollo di intesa con la Lombardia per una collaborazione che porti alla creazione di un’azienda regionale per l’emergenza e l’urgenza in Sicilia. L’acronimo sarà Areus. Superato il sistema Seus, quindi, la rete dell’assistenza sarà gestita con un modello di azienda pubblica simile a quello delle Asp. A occuparsi della realizzazione e dei dettagli sarà l’assessore alla Sanità Ruggero Razza.
L’obiettivo di trasformare l’attuale organizzazione del 118 in un sistema di tipo aziendale era già stato messo nero su bianco dal governo di Musumeci nel Documento di economia e finanza regionale (Defr). Attualmente in Seus lavorano circa 3.200 persone: la maggior parte, circa tremila, sono autisti-soccorritori, la restante parte sono dipendenti amministrativi; le postazioni del 118 in Sicilia sono circa 250. Non sono, invece, direttamente gestite da Seus anche se vi fanno capo il servizio dell’elisoccorso e le quattro centrali operative, dove arrivano le chiamate: bacino Palermo-Trapani, bacino Catania-Siracusa-Ragusa, bacino Messina e bacino Caltanissetta-Enna-Agrigento.
La collaborazione tecnica, per cui sarà stipulata una apposita convenzione, prevede in particolare un’attenzione verso il potenziamento dei servizi di elisoccorso, della riorganizzazione del sistema del 118 e dell’urgenza sanitaria extraospedaliera, con lavori di formazione professionale e l’introduzione di innovative tecniche di intervento.
Che il governatore avesse ampi piani per la società era diventato lampante con il braccio di ferro con il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, per la nomina del nuovo amministratore. Micciché avrebbe voluto piazzarci Giuseppe Di Stefano, ma Musumeci non ha acconsentito e la nomina è rimasta in sospeso. Organi del nuovo ente dovrebbero essere un direttore generale e un consiglio di amministrazione.