PALERMO – Compensare i canoni con i lavori effettuati, dare spazio a eventi e concerti ma niente da fare per la cessione di eventuali quote dei proventi pubblicitari. Potrebbero essere questi i termini del rinnovo della convenzione tra il comune di Palermo e il Palermo Calcio per l’uso dello stadio Renzo Barbera, la struttura che sorge in viale del Fante e ospita la squadra rosanero.
Una convenzione scaduta ormai da anni e il cui rinnovo è praticamente fermo. Oggi la commissione Patrimonio di Palazzo delle Aquile, guidata da Barbara Evola, ha ricevuto i vertici del club che chiedono al Comune di compensare i 90 mila euro di debito con i lavori effettuati in questi anni di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ma la vicenda ha assunto anche contorni politici, con le opposizioni che vanno all’attacco dell’amministrazione.
“L’immobilismo dell’amministrazione rappresenta una tegola sul Palermo Calcio: la concessione è scaduta da quattro anni e la mancanza di un accordo sui pregressi rapporti fra la società e il Comune rendono il futuro della società rosanero ancora più incerto”, dicono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo. “Il Palermo Calcio – dicono i cinquestelle – ha scritto al Comune lo scorso 9 febbraio per una definizione della vicenda sullo stadio Barbera: bisogna solo compensare i canoni da corrispondere con i vari interventi di manutenzione straordinaria operati. Bisogna fare in pratica una semplice operazione matematica di sottrazione. Tutto però è ancora fermo e nessuna risposta è stata data. La convenzione, inoltre, è scaduta il 10 settembre del 2014 e la proposta per la nuova convenzione è stata depositata il 26 settembre 2017 in consiglio e lí ancora giace nonostante i ripetuti solleciti”.
All’attacco anche Fabrizio Ferrandelli: “Il presupposto per partecipare ad un campionato è la licenza che attesti di avere un luogo in cui giocare, la mancata definizione della convenzione sta pregiudicando le scelte commerciali della società stessa che hanno ripercussioni sulla squadra, sulle prestazioni di campionato e sugli investimenti e quindi sulla città. Questa vicenda mostra l’incapacità gestionale dell’amministrazione non in grado di portare avanti in tempi certi quanto determinato. Lo stadio necessita di investimenti e manutenzioni costanti che il comune non è in grado ad oggi di garantire. Alla società ho chiesto una disponibilità ad inserire più dettagliatamente in convenzione la possibilità di fruire dello stadio, in maniera concordata e secondo esigenze di campionato, per concerti, iniziative culturali e sportive che possano creare opportunità per la città e di investimenti commerciali e quindi lavoro”.
“Il rinnovo della convenzione è ancora fermo – dice il capogruppo Pd Dario Chinnici – Convocheremo in commissione Patrimonio gli uffici, perché questa lentezza è intollerabile. Bisogna trovare una soluzione al più presto, vista anche la disponibilità della società a venire incontro ai bisogni della città: lo stadio deve poter essere utilizzato nel corso dell’anno per concerti ed eventi, senza intralciare il campionato, e al contempo la squadra rosanero deve poter giocare in una struttura all’avanguardia”.
“Il consiglio comunale deve affrontare il nodo della convenzione per il suo rinnovo, anche perché la società vive una fase delicata – aggiunge Tony Sala di Palermo 2022 – Abbiamo ricevuto delle aperture sull’uso della struttura per eventi di varia natura, mentre la società nega qualunque possibilità di cedere parte degli introiti pubblicitari. C’è da risolvere anche la partita creditizia da 90 mila euro, ma bisogna fare presto e quindi serve un immediato confronto costruttivo con gli uffici”.