PALERMO – “Abbiamo capito che manca una visione sulla città e che i cittadini si devono dare da fare”. Il filo conduttore dell’attività del Comitato Centro storico Palermo si ravvisa in queste parole di Liboria Di Baudo, membro del nuovo gruppo spontaneo e senza colori di partito composto da residenti, commercianti e proprietari del Centro storico, riunitosi ieri al Real Teatro Santa Cecilia per fare il punto con alcuni esponenti del Consiglio comunale.
Di fronte a una platea di un centinaio di persone, il comitato ha esposto alcuni punti del proprio programma, con l’intenzione dichiarata di ritrattarli nel modo più congeniale dal punto di vista amministrativo. Poi la parola è passata, cinque minuti per ciascuno, ai capigruppo per rispondere. Il comitato si è già riunito più volte, e aveva inviato a tutti i rappresentanti del Consiglio l’elenco dei punti poi illustrati all’incontro di ieri.
A dialogare e cercare soluzioni attive su temi come Ztl, differenziata e movida, erano presenti Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano de I Coraggiosi, Ugo Forello del Movimento Cinque Stelle, Dario Chinnici del Pd, e Igor Gelarda della Lega; con loro anche il presidente della commissione Urbanistica, Giovanni Lo Cascio, il presidente della commissione Cultura, Francesco Bertolino, il presidente e il vice presidente della I Circoscrizione, Massimo Castiglia e Antonio Nicolao, e alcuni consiglieri. Organizzatori soddisfatti del livello di partecipazione, ma con una nota stonata: l’assenza del sindaco e del resto del Consiglio comunale, “sebbene l’invito fosse rivolto a tutti, nessuno escluso”, fa presente il comitato.
Tra gli argomenti trattati, anche la già nota questione dell’articolo 5 del Piano urbanistico commerciale, che stabilisce che un’attività commerciale del centro storico non può superare i 200 metri quadri di superficie; i negozianti, invece, chiedono l’ampliamento del limite a 1200 metri quadri. “Alla luce di quanto discusso ieri – dice Di Baudo – tra una settimana il comitato verificherà l’ordine del giorno del Consiglio comunale, che, ci è stato promesso, si impegnerà quantomeno a discutere l’articolo 5”. Al Piano urbanistico commerciale si aggiungono le richieste di cambiare orari e modalità di applicazione della Ztl, le proposte per ridurre i disagi dovuti alla movida selvaggia e la segnalazione di criticità nel ritiro dei rifiuti, accusate, d’altro canto, in tutta la città.
I rappresentanti del comitato si dicono pronti alle prossime fasi del dibattito: dopo l’incontro preliminare di ieri, lo step successivo sarà riunirsi ripetutamente per discutere ogni singolo punto. “Adesso vogliamo incontrare l’amministrazione – insiste Di Baudo -. Una certa ‘pressione’ e la rappresentanza di chi è stato votato dai cittadini secondo noi è fondamentale”. Pietro Di Miceli afferma che “il comitato di questo quartiere continuerà a impegnarsi e vigilerà affinché gli impegni assunti vengano rispettati. Attendiamo i tavoli tecnici su cui è stato preso impegno”.