PALERMO – Gli errori arbitrali ci stanno, gli insulti razzisti no. Si può riassumere così il contenuto della denuncia che l’avvocato Giovanni Castronovo sta per presentare alla Procura della Repubblica di Agrigento. Sono gravi gli episodi che secondo il legale hanno coinvolto un giovane giocatore di colore del Gambia, Kabila Colley, durante la finale regionale Juniores di calcio giocata dalla squadra palermitana Parmonval a Ravanusa.
“Sporco negro” e “negro di me..a”, sarebbero state le parole con cui l’arbitro Cristian De Caro avrebbe apostrofato Kabila, calciatore della Parmonval che milita nel campionato di calcio di Eccellenza Girone A in Sicilia.
Castronovo racconta del pianto del giovane per quegli insulti razzisti che “lo hanno offeso e colpito profondamente nello spirito”. Il diciottenne vive in una comunità per minori stranieri a Palermo.
“Doveva essere una splendida finale regionale juniores tra due ottime squadre – racconta Castronovo – doveva essere la giornata in cui questi ventidue ragazzi avrebbero essere protagonisti sul campo, sfidandosi lealmente, ed invece un giovanotto di 22 anni di Licata, tale Cristian De Caro ha ritenuto opportuno sovvertire ogni aspettativa nutrita da tutti gli sportivi corsi in massa nello splendido stadio Saraceno di Ravanusa”.
Castronovo parla di “una prestazione arbitrale scadente, tanto da far rabbrividire il presidente regionale della Figc Santino Lo Presti e i commissari dell’Aia regionale, ma non è questo che conta. Voglio segnalare il grave, riprovevole e reiterato comportamento razzista assunto dal signor De Caro nei confronti del nostro calciatore Kabila Colley”. Castronovo che oltre ad essere un dirigente della Parmonval di mestiere fa l’avvocato penalista ha preso carta e penna per scrivere la denuncia.