PALERMO – La Regione dovrà pagare anche gli interessi all’ente di formazione Engim Sicilia, oltre a quando già dovuto, come riconosciuto da altri giudici, ma mai corrisposto dall’amministrazione pubblica: e così la cifra iniziale di 1,8 milioni di euro è lievitata a 2,61 milioni. A stabilirlo con una sentenza, dello scorso 5 giugno, è il Consiglio di giustizia amministrativa che ha accolto il ricorso in appello fatto dall’Ente, a cui il Tar aveva riconosciuto solo gli emolumenti ma non gli interessi.
Un contenzioso aperto quattro anni fa, quello con la Regione, che ha riconosciuto la legittimità delle istanze dell’Ente e sul quale si sono pronunciati il giudice civile e quelli amministrativi di Tar e Cga. La Regione avrà sessanta giorni di tempo per pagare, scaduti i termini il dirigente del dipartimento della formazione professionale sarà nominato commissario ad acta per l’esecuzione della sentenza.
(ANSA)