Mezzi pubblici vecchi nell’Isola. L’80,4% degli autobus in circolazione in Italia è stato immatricolato fino al 2012 mentre solo il 19,6% è stato immatricolato a partire dal 2013, e quindi negli ultimi sei anni. È quanto emerge da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci. Tra le province siciliane è Siracusa quella in cui la percentuale di autobus immatricolati fino al 2012 è maggiore (91,4%). A Siracusa seguono Caltanissetta e Agrigento (ex aequo con il 90,6%), Ragusa (90,4%), Catania (90,1%), Messina (87,2%), Palermo e Trapani (ex aequo con l’87%) ed Enna (84,1%). In particolare, in Italia il parco circolante di autobus continua a crescere (tanto che nel 2018 ha superato quota 100.000 veicoli, secondo i dati Aci) mentre nell’ultimo anno le immatricolazioni di nuovi mezzi sono calate rispetto all’anno precedente.
Dall’analisi emerge anche che in Italia gli autobus in circolazione hanno circa 11,4 anni di media, a fronte dell’età media europea di circa 7,5 anni. Se si considerano i dati a livello regionale, emerge che la maggior percentuale di autobus immatricolati fino al 2012 ancora in circolazione è la Sardegna (92,2% sul totale degli autobus in circolazione), seguita da Calabria (90,5%) e Basilicata (90,3%). Anche le posizioni successive della graduatoria sono occupate da regioni del Sud Italia. In generale si può quindi dire che la percentuale di autobus vecchi ancora in circolazione è maggiore al sud che nelle altre zone d’Italia. Questa tendenza è confermata anche se si prendono in considerazione i dati provinciali: infatti le province in cui la percentuale di autobus immatricolati fino al 2012 ancora in circolazione supera il 90% sono quasi tutte al sud (ad eccezione di Vercelli e Rieti).