PALERMO – La Regione ha firmato un contratto di mutuo da 156 milioni di euro per finanziare 43 interventi di edilizia scolastica ma non è un nuovo debito quanto piuttosto un finanziamento interamente pagato dallo Stato*. Il governo regionale ha dato il via libera all’operazione autorizzando il dirigente generale del dipartimento dell’Istruzione e della formazione.
La somma sarà prestata da Cassa depositi e prestiti mentre la provvista di denaro proviene dalla Banca europea d’investimenti. Un debito con soggetti pubblici quindi che ha un valore di 143 milioni più circa 13 milioni di interessi. La somma sarà pagata interamente dallo Stato. “Non si tratta – spiega l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla – di un indebitamento perché il mutuo, comprensivo di capitale e interessi, è a carico dello Stato. Piuttosto lo ritengo un sistema efficace che ci permette di ottenere risorse immediate per non bloccare il processo di riqualificazione dell’edilizia scolastica siciliana che finalmente sta offrendo un’opportunità al mondo scolastico regionale”.
Le modalità e i tempi del contratto non sono indicati e saranno stabiliti durante la fase di contrattazione con Cassa depositi e prestiti. Cioè che è certo è che il mutuo servirà per pagare una serie interventi previsti nel piano per l’edilizia scolastica 2018. Si tratta di progetti di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico delle scuole di proprietà di Comuni ed ex Province. Potrebbero anche servire per la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici, di palestre scolastiche. In particolare, a Palermo e provincia sono previsti cinque interventi, ad Agrigento e provincia dieci, a Catania e provincia sei; a Messina e provincia sono sei, a Siracusa e provincia tre, a Trapani e provincia due, a Enna e provincia quattro e a Caltanissetta e provincia sette.
“L’edilizia scolastica – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – è sempre stata una delle priorità del mio governo, in termini di sicurezza, comfort e attrezzature didattiche. La firma del contratto con Cassa depositi e prestiti è solo un altro passo avanti per il raggiungimento di questo obiettivo. Siamo consapevoli che sia necessario, ancora, un nostro grande impegno e serviranno molte altre risorse per mettere a norma le scuole siciliane, visto lo stato di trascuratezza e di abbandono nel quale si trovavano al momento del nostro insediamento”.
*Precedentemente avevamo dato notizia che la parte capitale del debito sarebbe stata pagata da parte Regione. Ci scusiamo con i diretti interessati.