ROMA – Di Maio pensa a dimissioni dal vertice del Movimento? Niente di più falso. “Smentiamo ogni ricostruzione apparsa questa mattina sugli organi di stampa in relazione a una presunta – e ovviamente falsa – distanza tra il capo politico M5s Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte. Il presidente e Luigi Di Maio stanno infatti portando avanti in piena sintonia il lavoro sui vari dossier internazionali. Inoltre Luigi Di Maio non ha mai detto, tantomeno pensato, che dietro le voci giornalistiche che lo danno dimissionario da leader politico ci sia la comunicazione di palazzo Chigi. Anche questa ricostruzione è totalmente priva di fondamento”. Lo afferma in una nota lo staff di Luigi Di Maio.
A tendere la mano a Di Maio ci pensa Alessandro Di Battista. “Luigi Di Maio sta parlando, per me, come dovrebbe parlare un Ministro degli Esteri. Qualcuno dice che è ‘inesperto’. Però per me sta parlando bene. Erano anni che aspettavo un Ministro degli Esteri che parlasse di pace. Pare che parlare di pace sia ormai diventato un insulto… Invece Di Maio fa bene a dire che Russia e Stati Uniti, e tutti i protagonisti delle crisi internazionali, si devono sedere e devono dialogare. E che una guerra nei confronti dell’Iran sarebbe devastante”. Lo dice Alessandro Di Battista in una intervista a “Povera Patria” su Rai2 che andrà in onda lunedì 13 gennaio. Di Battista ribadisce le proprie riserve sull’attuale governo perché afferma di avere “enormi perplessità sul Pd”, ma è pronto a “festeggiare” le eventuali azioni positive e in particolare “la revoca delle concessioni autostradali”.
Per quanto riguarda M5s, aggiunge Di Battista “E’ un momento di difficoltà, ma tante cose sono state fatte. Il Paese complessivamente ha delle leggi che l’hanno reso più civile rispetto a tre anni fa”, come la cosiddetta “spazzacorrotti”, la prescrizione e il reddito di cittadinanza.