CATANIA – Processo da rifare. Per la seconda volta. La Cassazione, infatti, ha annullato rinviando ad una nuova sezione della Corte d’Appello di Catania la sentenza di condanna a carico di Giovanni Piacenti, “u nicu”, Giuseppe Emilio Platania, “Pippo alivo”, e Salvatore Gravagna, che nel 2009 furono coinvolti nel blitz Morus. Un’inchiesta che aveva acceso i riflettori su un giro di estorsioni gestito dai Piacenti, storica famiglia mafiosa di Picanello, conosciuti nella malavita come i Ceusi.
La Suprema Corte ha accolto dunque il ricorso del collegio difensivo, composto dagli avvocati Salvo Pace e Claudio Paschina, che assistono Giovanni Piacenti, l’avvocato Donatella Singarella, che assiste Giuseppe Emilio Platania, e Salvatore Sterlino, difensore di Salvatore Gravagna. Per quest’ultimo la Cassazione ha annullato la condanna per estorsione. Mentre per Piacenti e Platania, condannati a 20 anni di reclusione, l’annullamento della Suprema Corte riguarda sia l’accusa di estorsione che il calcolo della pena comminata. L’aspetto della determinazione della pena è legato al fatto che nel corso del procedimento è stata esclusa l’aggravante dell’associazione armata. Dalle motivazioni si comprenderà meglio quale sia stata la valutazione della Cassazione.