CATANIA- Il Consiglio della nuova Camera di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa è stato convocato per lunedì 4 settembre. L’orario è il solito, le dieci e trenta, e la firma è sempre quella dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello, che agisce in base alla delega contenuta nel decreto firmato dal governatore lo scorso 30 dicembre. Questa volta c’è il rischio concreto che la convocazione andrà in porto. Sembra che persino la stessa Lo Bello si sia resa conto che la misura è colma. Un dato di fatto visto che nella convocazione si rileva che sono state tante (forse troppe) le missive con lo stesso oggetto.
Tra i destinatari compare il nome del ministro Calenda, ma anche su questo tema, c’è poco da fare: l’intesa sulla revoca del decreto è mancata per oltre due volte e il decreto, adesso, porta una firma e la data dell’8 agosto. Eppure neanche questa convocazione è filata liscia come l’olio. Sembra che la convocazione del 4 settembre sia stata in bilico per alcuni giorni in attesa di tre autocertificazioni di non rinvio a giudizio che la Lo Bello ha preteso da altrettanti componenti, persino da quello di Confesercenti per il quale è stata avviata la procedura di sostituzione. Alla fine sono trenta, a una conta veloce, i convocati a fronte dei trentatré consiglieri previsti.
Lunedì 4 settembre c’è un unico punto all’ordine del giorno: l’elezione del presidente. Forse questa volta il Consiglio si insedierà davvero. A due anni dal decreto e a cinque anni e due mesi di commissariamento della Camera di Commercio di Catania. E seppure il 4 settembre il calendario ci dice che è Santa Rosalia, noi siamo come San Tommaso: se non vediamo con i nostri occhi, non crediamo.