CATANIA – Alla Stm di Catania, lavoratori costretti allo stato di agitazione da una direzione aziendale rigida e autoritaria. La protesta è stata indetta dalle Rappresentanze sindacali unitarie di Uilm-Uglm. In una nota, le Rsu di Uilm-Fiom-Uglm sottolineano come i vertici di Stm Catania abbiano perso ancora una volta l’occasione per riconciliarsi con i propri dipendenti, inasprendo ulteriormente il clima con una trattativa condotta male dall’azienda e finita peggio.
Le assemblee svolte negli scorsi giorni hanno evidenziato il malessere dei lavoratori, particolarmente acuto tra i turnisti sui quali “piove” una provocatoria proposta di modifica dei turni estivi. La direzione di stabilimento ha puntato su un peggioramento delle condizioni economiche e sulla lesione dei diritti individuali dei lavoratori. Malgrado ciò, i rappresentanti sindacali hanno portato la trattativa sino alla fine confidando in un ritrovato buon senso della controparte per raggiungere un accordo apprezzabile e condiviso in materia di turni che sarebbe innanzitutto servito all’azienda. Nessuna richiesta aggiuntiva da parte dei lavoratori, ma solo la richiesta di condizioni di vita migliori a cui il management catanese di Stm avrebbe potuto facilmente aderire senza maggiori oneri. La spropositata e inaccettabile riduzione delle retribuzioni, rispetto a quelle proprie della turnazione, è stato lo sfondo di una trattativa condotta dai vertici aziendali con l’intenzione esclusiva di limitare e condizionare fortemente, anche attraverso la precarietà dell’intesa, i diritti dei lavoratori più deboli. Un attacco immotivato, che non poteva non essere respinto. Ancor una volta, dunque, un atteggiamento miope e arrogante danneggia Stm. Per questo, le Rsu lanciano un appello all’amministratore delegato di STMicroelectronics s.r.l. Italia, Carmelo Papa, e al vicepresidente Marco Monti affinché si ristabilisca nello stabilimento catanese un clima di maggiore serenità, mirato a un futuro di avanzamento tecnologico senza danno per i lavoratori che con la loro professionalità hanno dato molto a Stm e potrebbero dare ancor più, se messi nelle condizioni di farlo.
I segretari generali di Uil e Uilm Catania, Fortunato Parisi e Matteo Spampinato, insieme con il segretario Uilm Giuseppe Caramanna commentano: “Determinazione, coerenza, senso di responsabilità dimostrati sinora dalle Rsu vanno apprezzati e spiegano con quale sofferenza si sia arrivati alla proclamazione dello stato di agitazione, al termine di un percorso segnato da molte offerte di confronto che sono state puntualmente rifiutate dal management dello stabilimento catanese”. Gli esponenti sindacali aggiungono: “In risposta a una direzione aziendale convinta che i diritti dei lavoratori siano una concessione, da elargire in modo arbitrario e unilaterale, occorre una risposta autorevole e forte. Per questo, dispiace dover constatare che non tutte le sigle sindacali presenti nello stabilimento si ritrovino in questa protesta perché ciò indebolisce l’iniziativa delle Rsu”.
In seguito alle due assemblee è intervenuta anche la segreteria provinciale Fim-Cisl che sottolinea come sia “di fondamentale importanza costruire relazioni sindacali più avanzate e partecipative per la piena tutela dei lavoratori, ed è necessario l’impegno di tutti per ristabilire la serenità lavorativa dei turnisti anche nel periodo estivo. Crediamo che sia doveroso raggiungere l’obiettivo che tutti riteniamo utile a garantire sviluppo e crescita del sito Stm di Catania e per assicurare nel contempo le esigenze e i diritti delle persone, affrontando l’argomento oggetto della discussione con l’azienda con la massima attenzione e la piena responsabilità di tutti. La turnazione a cinque squadre, anche nel periodo estivo, risolverebbe molte delle esigenze richieste dalle lavoratrici e dai lavoratori in termini di vivibilità e sostenibilità dei turni. Siamo convinti che bisogna produrre il massimo sforzo per raggiungere il risultato al tavolo della trattativa, e questo richiama in primo luogo l’impegno e la volontà dell’azienda. L’avvicinamento delle parti è doveroso per tutti, e non può essere tralasciata nessuna fatica contrattuale per trovare punti di incontro”, conclude la delegazione Fim Cisl.