CASTIGLIONE DI SICILIA- AGGIORNAMENTO. Rientra la protesta degli operatori ecologici di Castiglione di Sicilia dopo le rassicurazioni avute nella tarda mattinata da sindaco e azienda. Alle otto i nove lavoratori avevano incrociato le braccia e deciso di occupare il Comune ad oltranza fino a quando non fossero stati ricevuti da un rappresentante dell’Amministrazione. Ad essere chiesto, come riferito da uno di loro, Fortunato Maccaronio, RSU della FP-CGIL, il pagamento degli stipendi di luglio, agosto e ormai anche settembre più una quattordicesima, oltre alla dotazione di un vestiario adeguato che da tre anni manca a scapito delle norme di sicurezza. “Dopo l’ultimo vertice in Prefettura il 12 agosto, il secondo – aveva continuato Maccaronio – la promessa che a metà settembre sarebbe arrivato qualche pagamento ma ad oggi ancora niente”.
Nove e mezzo i mesi di arretrati vantati nei confronti del Comune di Castiglione dalla General Montaggi, l’azienda di Catenanuova che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio. Una cifra che, ci dicono dalla ditta, arriva a poco meno di 419mila euro. E il titolare, Salvatore Valenti, lamenta le difficoltà economiche vissute ad oggi da “una piccola azienda”, precisa, che alla conta finale vanta nei confronti di diversi enti pubblici un credito totale pari a quasi due milioni e mezzo di euro. Una mancanza di liquidità, continua Valenti, che ha impedito di anticipare altre somme. Ma “entro la fine della prossima settimana – ha rassicurato il titolare della General – credo che una mensilità gliela potrò pagare”. Nei prossimi giorni, ci dice infatti, dovrebbero potere arrivare nelle casse della ditta alcune somme che permetterebbero di andare incontro, sebbene non interamente, alle richieste dei lavoratori.
Dal canto suo il primo cittadino, Salvatore Barbagallo, rivendica invece come in questi nove mesi il Comune abbia comunque versato alla ditta alcune somme. E il sindaco rassicura che a breve ne verranno corrisposte altre, a condizione però che queste vengano subito tradotte nel pagamento di un’altra mensilità ai lavorati. In caso contrario, come conferma Alfio Leonardi, segretario della Fp igiene ambientale della Cgil etnea presente all’incontro, si procederà al pagamento diretto Comune-operatori. Passo avanti anche per il vestiario e le dotazioni di sicurezza. A pensarci sarà infatti l’Amministrazione, anticipando le somme necessarie per la quali poi verrà chiesta la decurtazione dal canone dovuto all’azienda.
Dunque il pagamento di due mensilità e la dotazione dei dispositivi di protezione. Questi gli impegni presi oggi al termine dell’incontro tra lavoratori e sindaco, arrivato quest’ultimo solo in tarda mattinata perché impegnato in altra sede. “Siamo cautamente soddisfatti” ha commentato Leonardi, precisando che l’attenzione resterà alta, continuando a vigilare affinché le parole si trasformino in fatti.
LA CRONACA DI OGGI.
È iniziata stamattina alle otto la protesta dei nove operatori ecologici di Castiglione di Sicilia. Hanno incrociato le braccia e deciso di occupare il Comune ad oltranza fino a quando non saranno ricevuti da un rappresentante dell’Amministrazione. “Vogliamo risposte” ci dice Fortunato Maccaronio, RSU della FP-CGIL, che insieme ai suoi colleghi chiede che vengano pagati gli stipendi di luglio, agosto e ormai anche settembre più una quattordicesima. Ma oltre agli arretrati, i lavoratori denunciano come da tre anni non vengano dotati di vestiario adeguato, a scapito delle norme di sicurezza, né gli vengano corrisposti i dovuti buoni pasto.
“Dopo l’ultimo vertice in Prefettura il 12 agosto, il secondo – ci dice ancora Maccaronio – la promessa che a metà settembre sarebbe arrivato qualche pagamento ma ad oggi ancora niente”. E dalla sua bacheca Facebook anche Alfio Leonardi, segretario della Fp igiene ambientale della Cgil etnea, esprime solidarietà ai lavoratori, chiedendo la convocazione di un nuovo tavolo prefettizio.