Caccia ad Andrea Nizza, il latitante |più ricercato della Sicilia orientale - Live Sicilia

Caccia ad Andrea Nizza, il latitante |più ricercato della Sicilia orientale

Un'anticipazione dello speciale del Mensile S (da oggi in edicola) dedicato al boss di Librino, latitante da due anni. CLICCA QUI

CATANIA – Le piazze di spaccio di Librino fruttano 80mila euro al giorno ai gruppi della famiglia Nizza, il cui capo indiscusso è Andrea Nizza. Il mensile S (acquistabile on-line) dedica un ampio speciale al latitante più ricercato della Sicilia orientale. Neanche il pentimento del fratello Fabrizio, che ha sconvolto Librino, è riuscito, fino a questo momento, a consegnarlo alla giustizia.

Andrea Nizza è ricercato dal 2014, condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per spaccio, imputato di associazione mafiosa, accusato di far parte di un gruppo criminale di rilievo internazionale che opera “in Catania, Albania e Grecia”, con l’aggravante di aver commesso reati transnazionali. Ma non basta. Andrea Nizza è stato condannato in primo grado per omicidio pluriaggravato.

Per un periodo Andrea ha vissuto all’ombra del fratello più grande Fabrizio. Il fratello di Andrea, ha fornito un contributo importante alle indagini. “Io e Andrea – si legge nei verbali – ci dividevamo il provento delle piazze di spaccio una volta eliminate le spese per il mantenimento dei detenuti, le spese legali per gli associati, le spese per l’acquisto dello stupefacente e per ricompensare chi custodiva e steccava lo stupefacente”.

Già nel 2005, “Andrea Nizza – racconta il fratello Fabrizio – gestiva una piazza di spaccio in viale Moncada 10, si riforniva di grossi quantitativi di stupefacente dagli albanesi”, ma non solo. Continua Fabrizio Nizza. “Andrea con il suo gruppo si occupa di tutti gli affari mafiosi e non solo di droga, ma anche di estorsioni, armi e altro”.

Sono i verbali del collaboratore Davide Seminara a riscontrare le dichiarazioni di Fabrizio Nizza. “Una delle piazze di spaccio gestite da Andrea Nizza – spiega il collaboratore Seminara – era quella del viale Bummacaro 16, insieme a Marco Romeo, mentre Martino e Salvatore Cristaudo, nel 2011, per circa 2 mesi, hanno gestito, per conto di Fabrizio Nizza, la piazza di spaccio a San Giovanni Galermo che prima era gestita da Alessandro Di Pasquale detto Giorgio Armani

É stato Carmelo Di Stefano a confermare agli inquirenti, all’interno dell’operazione Fiori Bianchi, che Andrea Nizza “fa parte dei Santapaola, si occupava in particolari di gestione di piazze di spaccio”. Salvatore Cristaudo, collaboratore di giustizia, ha confermato che Andrea Nizza “è tuttora il capo dei Nizza”,

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