CATANIA – Alcuni dei corpi delle 49 vittime della tragica traversata di Ferragosto nel Canale di Sicilia sono state trasferite all’Ospedale Cannizzaro di Catania per le ricognizioni cadaveriche disposte dalla Procura di Catania che coordina l’inchiesta. I cadaveri si trovano anche all’obitorio del Garibaldi Vecchio dove si sta procedendo parallelamente. La magistratura ha infatti “creato” due squadre di medici legali che stanno operando nei due nosocomi catanesi, dove i manager delle due strutture sanitarie hanno dato pieno “supporto” alle richieste dei pm Alessandro La Rosa e Alessandro Sorrentino, titolari dell’indagine condotta da Squadra Mobile e Guardia di Finanza.
In questa prima fase si procederà agli esami esterni sui corpi e a tutte le procedure necessarie per l’identificazione. In seguito, ma solo se ritenuto necessario dagli investigatori, sarà effettuata l’autopsia. Le 49 vittime sono state ritrovate dai soccorsi nella stiva del barcone utilizzato dagli scafisti per il viaggio verso le coste italiane: secondo le ricostruzioni la morte sarebbe stata causata dall’inalazione dei gas di scarico dell’imbarcazione. I 49 uomini sono morti soffocati: inutili i tentativi di risalire. Chi provava a uscire dalla stiva e portarsi sul ponte sarebbe stato picchiato o colpito a colpi di cinghia. La Polizia e la Finanza ha fermato otto persone, tra cui un marocchino ritenuto il comandante della nave, tutti accusati in concorso di omicidio plurimo volontario e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nei prossimi giorni si conoscerà la decisione del Gip in merito alla convalida del provvedimento.
