Crepe e calcinacci in un'abitazione |Il racconto e la paura di due coniugi - Live Sicilia

Crepe e calcinacci in un’abitazione |Il racconto e la paura di due coniugi

nella foto di Rei Tv le crepe nella zona lavanderia dell'abitazione

Non è stata una notte tranquilla per i proprietari dello stabile di via Cordovado ad Acireale. Il terremoto ha causato diversi danni. IL SERVIZIO DI REI TV

ACIREALE – “Forse questa notte mentre dormivamo avremmo dovuto indossare il casco”. Usa l’ironia Liliana Grasso, la proprietaria dell’abitazione di Acireale dove si sono registrati i maggiori danni causati dalla scossa di terremoto di ieri sera. Lei e il marito intervistati da Rei Tv hanno raccontato i momenti di panico e paura vissuti. “Eravamo in cucina – spiega Pilade Palamidessi – quando abbiamo sentito la prima scossa e poi ce n’è stata una seconda, ma noi eravamo già fuori”.

Le telecamere di Rei Tv oggi hanno immortalo crepe e calcinacci caduti ieri nello stabile di via Cordovado nella frazione di Pennisi. Maggiori danni in cucina, nel cortile interno e nella zona lavanderia. I tecnici della protezione civile hanno effettuato un sopralluogo dell’appartamento ed hanno – a dire della coppia – assicurato sulle condizioni di sicurezza. “Loro ci hanno detto che normale – dice la donna – ma dopo la paura vedere la propria casa piena di crepe e rovinata non penso sia normale, e sicuramente non è piacevole”.

Non è stata una notte tranquilla quella trascorsa per i cittadini acesi: alle 2 un altro evento sismico (Magnitudo 2) è stato registrato dai sismografi dell’Ingv con epicentro il golfo di Catania, proprio a ridosso della costa acese. Piccole scosse di assestamento si sono susseguite durante la mattina. “Durante la notte ho avvertito un altro terremoto – racconta ancora Liliana Grasso a Rei Tv – è stato violento ma è durato pochissimo, giusto il tempo di svegliarmi”.

(FOTO REI TV)

Transennata, nella frazione di Piano D’Api, la zona davanti alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia dove ieri sono caduti i calcinnati dopo il crollo di una parte della base della croce posta in cima.


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