CATANIA. Si è concluso con una condanna a quattro anni di reclusione il processo in primo grado con rito abbreviato a carico del 53enne ripostese Alfio Leonardi, arrestato nell’ottobre dello scorso anno,dopo quattro giorni di latitanza, per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e porto e detenzione illegale di arma da fuoco. I fatti contestati, commessi ad Acireale ai danni di un negozio di articoli per animali, avevano visto coinvolti anche i carabinieri della Compagnia di Acireale che, nel tentativo di fermare l’auto con a bordo il 53enne, avevano esploso un colpo d’arma da fuoco che aveva raggiunto il 43enne Antonio Somma, in fuga con Leonardi. Ieri il Gup di Catania Marina Rizza ha emesso la sentenza, disponendo per il 53enne la custodia agli arresti domiciliari. In attesa delle motivazioni della sentenza, il difensore di fiducia Enzo Iofrida annuncia già il ricorso in appello.
LA VICENDA. La notte tra il 30 settembre e l’1 ottobre del 2013 i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale, su segnalazione di un residente, intervengono in via Vittorio Emanuele ad Acireale dove è in corso un furto ai danni del negozio “Scodinzolandia”. Nonostante l’alt dei militari Alfio Leonardi, insieme ad un complice mai identificato, tenta la fuga a bordo di una Citroen C3. In auto c’è anche il 43enne Antonio Somma.
Uno dei carabinieri, dopo aver notato la presenza di una pistola nell’auto dei malviventi, tenta di bloccarne la fuga. Ma per tutta risposta il conducente mette in moto la vettura e travolge il militare, che riporta delle lesioni. Per evitare di essere investito, il secondo carabiniere, che stava per esplodere un colpo di pistola contro uno degli pneumatici dell’auto, perde l’equilibrio e finisce contro un mezzo in sosta. Sbilanciato dal movimento, parte un colpo di pistola che raggiunge Antonio Somma al torace. Il ferito viene lasciato dai complici al pronto soccorso dell’ospedale “Sant’Isidoro” di Giarre, dove viene raggiunto dai carabinieri e arrestato. Interrogato l’uomo nega la presenza di una pistola nell’auto.
La fuga di Alfio Leonardi dura quattro giorni. I carabinieri del Comando provinciale di Catania, supportati dai militari delle Compagnie di Acireale e Giarre, lo trovano in una villetta nelle campagne di Mascali. Venti giorni dopo il Tribunale del Riesame di Catania, su istanza del legale Enzo Iofrida, dispone l’immediata scarcerazione di Antonio Somma, ritenendolo del tutto estraneo al furto ed alla sua progettazione.