Consiglio, manca il numero |Prime tensioni in maggioranza - Live Sicilia

Consiglio, manca il numero |Prime tensioni in maggioranza

Solo 18 i consiglieri presenti al momento del voto sulle aziende partecipate.Tutto rimandato a oggi quando la delibera tornerà in aula e, con molta probabilità, verrà approvata.

palazzo degli elefanti
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CATANIA – Prime frizioni all’interno della maggioranza al Consiglio comunale. La seduta che, tra gli altri punti all’ordine del giorno aveva la “Proroga dei termini della deliberazione di Consiglio Comunale n.49 del 19 Novembre 2012 “Partecipazioni societarie adeguamento normativo” e revoca della medesima deliberazione nella parte riguardante la cessione parziale relativa della “Sostare” srl”, è infatti saltata dopo oltre due ore dall’inizio, per mancanza del numero legale. Solo 18, infatti, i consiglieri presenti al momento del voto.

Nessuna novità, si potrebbe pensare, l’assemblea viene spesso rimandata per l’assenza dei consiglieri.  Eppure, qualche novità c’è: oggi infatti, per laprima volta, la maggioranza che sostiene il sindaco Bianco non è sembrata in accordo. In particolare, a voler vedere chiaro in relazione alla delibera, illustrata all’aula dall’assessore alle Partecipate, Giuseppe Girlando, è stato il gruppo consiliare Articolo 4 che, con i suoi 10 componenti, è tra i più nutriti dell’intera assise. Nuccio Lombardo ha infatti chiesto una sospensione per poter approfondire l’atto ma, in mancanza di risposta, ha avanzato una pregiudiziale, sulla quale è poi mancato il numero legale. “Già noi avevamo alcuni dubbi su questa delibera, infatti abbiamo chiesto all’assessore alcune deluciadizoni – spiega il consigliere di Grande Catania, Giuseppe Castiglione – ma siamo rimasti in aula e ci siamo sorpresi dell’atteggiamento da parte di Articolo. Bianco aumenta i consiglieri che lo sostengono, ma poi non raggiunge il numero affinchè la maggioranza voti una delibera”.

E, a giudicare dall’atmosfera che si respirava in aula subito dopo la fine della seduta, l’atteggiamento dei rappresentanti di Articolo 4 sembra aver sorpreso più di una persona, esponenti della maggioranza e della Giunta compresi. A chiarire le motivazioni del movimento che fa capo a Lino Leanza, è Carmelo Nicotra, capogruppo in Consiglio che esclude si sia trattato di un problema politico. “Non è un problema politico – spiega. E’ stata semplicemente chiesta, da parte di un esponente di Articolo 4 una sospensiva, che poteva essere anche di mezz’ora, per approfondire alcuni aspetti prima del voto. Non capiamo anzi l’atteggiamento tenuto da alcuni colleghi di maggioranza e dell’opposizione, che hanno visto tutto come un problema”.

Secondo Nicotra il fatto che sia mancato il numero legale sarebbe dipeso da contingenze. “Forse qualche consigliere è andato via. Noi componenti di Articolo 4 siamo stati presenti- aggiunge – come lo siamo stati in altre occasioni importanti. Dispiace che ci sia stato questo malinteso con l’amministrazione” -conclude.

Sull’argomento, si esprime anche Massimo Tempio, eletto nelle file dell’opposizione e poi approdato ad Articolo 4. “Il periodo delle delibere facili è finito – afferma. In questi mesi, abbiamo assistito a uno strano percorso da parte dell’amministrazione, che ha visto arrivare in aula numerose delibere senza che i consiglieri abbiano avuto il tempo di approfondirle. E’ vero – prosegue – che le commissioni consiliari hanno affrontato puntualmente ogni questione, ma è mancato il confrontopolitico all’interno della maggioranza”. Tutto rimandato, dunque, a oggi pomeriggio, quando la delibera tornerà in aula e, con molta probabilità, verrà approvata.

 

 


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