CATANIA – Ancora magagne alla seconda municipalità. O almeno così sembra, stando alla denuncia del consigliere Marco Di Blasi, eletto all’interno della lista Patto per Catania e che, dopo aver denunciato pubblicamente la scelta del presidente Enzo Li Causi (Eletto con Articolo 4) di affidare la vice presidenza a un rappresentate dell’opposizione approdato tempestivamente ad Articolo 4, torna all’attacco. A non andare già all’esponente del consiglio della municipalità è stavolta il fatto che Li Causi ha convocato una seduta di Consiglio esclusivamente per dare delle comunicazioni. Una scelta ritenuta assurda da Di Blasi, che definisce “vergognosa” l’azione del presidente.
“Non ha alcun senso – spiega DI Blasi – spendere 700 euro per un consiglio per cui, all’ordine del giorno, ci sono solo comunicazioni. E’ del tutto inutile – aggiunge – oltre che dispendioso in un momento in cui bisognerebbe evitare spreco di risorse, quando esistono altre forme di comunicazione con i consiglieri, alcune delle quali, la mail ad esempio, sono a costo zero”. Questo il motivo per cui, pur presentandosi regolarmente alla seduta convocata per domani, Di Blasi ha deciso di rinunciare al gettone di presenza e di chiedere ai colleghi di fare altrettanto. “Non si può parlare di necessità di stringere i cordoni della borsa – prosegue – e poi sprecare il denaro pubblico in questo modo”.
Una questione di contenimento della spesa, quindi, anche se è evidente che, dietro le contestazioni a Li Causi si nasconde una questione ben più ampia della convocazione della seduta di consiglio. Un problema politico legato alle scelte del presidente Li Causi (ex Mpa) che, sempre stando a Di Blasi, avrebbe stravolto la composizione della maggioranza uscita dalle urne, non solo nominando il consigliere Alessandro Campisi vicepresidente. Sembra infatti che saranno due le presidenze di commissione consiliare che andranno al Pdl, partito di opposizione almeno sulla carta, mentre una sola andrà rispettivamente a Pd e Articolo 4 e nessuna a Megafono e Patto per Catania. “Io non ci sto e non accetto questi inciuci – sottolinea Di Blasi. Non è una questione di poltrone, ma di rispetto nei confronti degli elettori – prosegue – per questo, se il presidente intende proseguire su questa strada, sono pronto a passare all’opposizione”.
Ma sembra proprio che il presidente Li Causi intenda proseguire sulla strada delle larghe intese. “Il momento è tale da rendere necessario il dialogo – afferma Li Causi – almeno in questa fase iniziale”. In merito alla convocazione di domani, invece, il presidente sottolinea: “E’ previsto dal regolamento”.