CATANIA – Le polemiche al tempo della crisi sono come un terreno arido a cui da mesi manca l’acqua per riprendersi. Il periodo degli steccati a tutti i costi è tramontato in qualsiasi democrazia che a fatica tenta di uscire dal pantano della crisi. Nel recente passato lo hanno sperimentato i tedeschi, oggi ne sappiamo qualcosa anche noi attraverso l’azione del governo Letta che, nonostante le questioni estive fra Pd e Pdl, rimane un esempio funzionale al rilancio del Paese e uno strumento del dialogo che deve essere preso a campione anche negli enti locali.
Enzo Bianco, quindi, guardi con maggiore rispetto all’azione sobria e senza annunci strombazzanti della precedente amministrazione che in tempi di vacche magrissime è riuscita a mantenere una struttura che agli occhi dell’opposizione di ieri appariva come una nave vittima di un naufragio, ma che per la maggioranza di oggi sembra clamorosamente la migliore fra la corazzate. Non è un caso poi se parte dell’equipaggio (che qualcuno credeva sgangherato) di ieri, oggi siede nella stessa plancia di comando accanto a quel nocchiero che fino a pochi mesi fa analizzava sciagure e disgrazie.
La responsabilità del passato, per quanto ci riguarda, non viene meno oggi: siamo pronti ad un dialogo costruttivo nell’unico interesse di Catania e dei catanesi. Se, però, alla civile dialettica politica si continuerà ad opporre una sterile polemica da campagna elettorale a farne le spese saranno solo i cittadini ai quali di certo poco importa delle medaglie da appuntarsi al petto. Il nostro gruppo consiliare è pronto ad esaminare con scrupolo ogni proposta saggia che giungerà in Consiglio, un’azione che conduciamo non per fama, ma per rispetto di chi ci ha scelti per essere rappresentato.