CATANIA – Francesco Grasso e Giuseppe Spampinato sono morti, uccisi, all’agriturismo Akis di Pennisi, frazione di Acireale il 21 febbraio del 2011. Il processo che vede imputato il proprietario del b&b, Rosario Grasso, per duplice omicidio in concorso e per soppressione di cadavere oggi ha scardinato gli ultimi attimi di vita delle due vittime, legate a doppio filo alla criminalità organizzata sia per rapporti di parentela sia per frequentazioni provate dalla magistratura in svariate inchieste.
Per ricostruire la sera in cui Spampinato e Grasso fanno perdere le loro tracce, oggi nel corso dell’udienza che si celebra davanti alla Corte d’Assise di Catania presieduta dal Giudice Rosario Cuteri, sono state ascoltate Agata Budano, moglie di Francesco Grasso e Giovanna Arcisa, sposata con Spampinato. Le due donne, interrogate rispettivamente dal Pm Pasquale Pacifico, dall’avvocato della difesa Giuseppe Di Mauro e dai legali delle parti civili, hanno fornito la medesima versione nel fatto che i due mariti avessero un appuntamento nel pomeriggio. Budano ha raccontato che il marito ha lasciato casa intorno alle 17,30 dicendo proprio che avrebbe incontrato Spampinato. Giovanna Arcifa conferma che il marito quella sera guidava una Fiat 500 e che era uscito proprio per incontrare Grasso.
Intorno alle 18,30 – 18,40 la moglie di Spampinato preoccupata per il fatto che il coniuge non rientrava ha provato a chiamarlo al telefono, il cellulare – secondo la sua versione – prima ha squillato a vuoto e poi è risultato spento e non raggiungibile. Le due donne hanno dichiarato che quella sera di essersi sentite, vista la preoccupazione, per un confronto. Senzanotizie Giovanna Arcifa è uscita per cercare il marito; intorno a mezzanotte, ha raccontato, si è recata anche all’Akis, sapendo che era un luogo frequentato da Spampinato, ma ha trovato il cancello chiuso e ha deciso di non suonare.
Come teste è stato ascoltato anche il cognato di Francesco Grasso, Mario Nigro, che ha raccontato di aver sentito parlare alcune persone in un bar, 15 giorni dopo la scomparsa, che la sera del 21 febbraio 2001 Grasso e Spampinato si erano recati proprio all’Akis perchè avevano un appuntamento con il proprietario. Nigro però non ha saputo indicare l’identità dei soggetti, affermando che si trattava di “voci”, come se ne sentono tante nei bar.
L’udienza è terminata con il conferimento dell’incarico ai periti per le trascrizioni delle intercettazioni. Tutto è stato rimandato al prossimo 8 ottobre, previsto l’interrogatorio di altri testi.