Consorzio Bonifica, Cisl: |"La Regione dia risposte" - Live Sicilia

Consorzio Bonifica, Cisl: |”La Regione dia risposte”

I lavoratori a tempo determinato aspettano il pagamento di due mensilità. Le iniziative di lotta riprenderanno se entro mercoledì 3 luglio non arriveranno risposte.

 

Portata una richiesta di intervento al Prefetto di Catania

 

la richiesta del sindacato
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CATANIA – Un lento e inesorabile abbandono. È ciò che temono da parte della Regione i lavoratori e la Fai Cisl di Catania per il consorzio di bonifica Catania 9. Oggi, nel corso della quinta assemblea, i lavoratori hanno ribadito la loro richiesta di incontrare a Catania l’assessore regionale all’Agricoltura e il commissario regionale ai consorzi di bonifica per avere un chiarimento sulle reali intenzioni della Regione. La richiesta è stata portata, nel pomeriggio, alla Prefettura per chiederne un autorevole sollecito. In assenza di risposte, mercoledì 3 luglio riprenderanno le iniziative di protesta.

«È da un paio d’anni che gli organismi regionali stanno abbandonando il consorzio – dice Pietro Di Paola, segretario generale della Fai Cisl etnea – facendo mancare risorse necessarie per il suo funzionamento e per i lavoratori e anche il minimo per affrontare l’emergenza. Con i tagli fatti e la difficoltà a riscuotere i canoni, i dirigenti lamentano di non avere fondi per pagare lo straordinario, né per il carburante, ma solo per pagare l’energia elettrica, mentre i lavoratori s atemnpo determinato aspettano ancora il pagamento di due mensilità».

Le richieste della Fai Cisl sono: 1) risorse adeguate per far funzionare il servizio all’utenza; 2) programmazione seria per migliorare il servizio e mettere i lavoratori in condizione di svolgere i propri compiti; 3) risorse per consentire ai lavoratori stagionali che hanno maturato i requisiti il passaggio a tempo indeterminato così da ricostituire la pianta organica carente del 50 per cento.

 

«Se non avremo risposte entro mercoledì 3 luglio – conclude Di Paola – riprenderemo le manifestazioni di lotta. Fin d’ora, vorremmo concordare anche con le associazioni imprenditoriali Cia, Coldiretti e Confagricoltura, iniziative comuni perché comuni sono gli interessi per il buon andamento dell’agricoltura catanese».


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