Tagli allo Stabile, i sindacati: |"Miopia e discriminazione" - Live Sicilia

Tagli allo Stabile, i sindacati: |”Miopia e discriminazione”

"Il governo Lombardo – hanno affermato Leonardi, Pistorio, Laurini, D'Amico, Foti, Strano e Nicotra – ha ridotto del 34 per cento il contributo allo Stabile, Crocetta ha ora tagliato il 20.5 per cento. Inspiegabile questo trattamento, mentre il Ministero ha dovuto confermare la quota di Fondo Unico dello Spettacolo allo Stabile di Catania sulla base di valutazioni di merito".

LA TRIPLICE
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CATANIA – I lavoratori dello Stabile insieme con CGIL, CISL e UIL “chiamano” i deputati regionali eletti a Catania, il commissario dell’amministrazione provinciale e i candidati sindaco perché dicano cosa vogliono fare del Teatro. E perché alle parole facciano, poi, seguire i fatti nelle sedi istituzionali. I rappresentanti delle segreterie confederali e delle organizzazioni di categoria, Slc-Fistel-UilCom, hanno quindi convocato al “Verga” per sabato alle 9 una riunione con esponenti politici di Comune, Provincia e Regione, “ovvero – hanno affermato per CISL, CGIL e UIL Rosaria Leonardi, Giovanni Pistorio, Rosario Laurini, Antonio D’Amico, Davide Foti, Nuccio Strano e Giovanni Nicotra – i tre enti pubblici soci fondatori dello Stabile dai quali attendiamo ancora, da marzo, la nomina dei nuovi componenti del Consiglio d’amministrazione del Teatro, mentre il vecchio CdA prosegue encomiabilmente ma con evidente disagio la propria attività in regime di proroga”.

In conferenza stampa, stamattina nella sala “Mico Geraci” della sede UIL di via Sangiuliano, i rappresentanti sindacali hanno confermato le accuse di “miopia e discriminazione” alla Regione che nei confronti del Teatro Stabile di Catania, ormai da due legislature, mantiene un atteggiamento penalizzante ignorando qualsiasi parametro qualitativo: “Il governo Lombardo – hanno affermato Leonardi, Pistorio, Laurini, D’Amico, Foti, Strano e Nicotra – ha ridotto del 34 per cento il contributo allo Stabile, Crocetta ha ora tagliato il 20.5 per cento. Inspiegabile questo trattamento, mentre il Ministero ha dovuto confermare la quota di Fondo Unico dello Spettacolo allo Stabile di Catania sulla base di valutazioni di merito”. CGIL, CISL e UIL hanno anche ricordato “i rischi imminenti per la sorte di 38 lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, ma soprattutto per 57 precari che saranno i primi a pagare le scelte scellerate di certi palazzi attenti solo alle Tabelle H di turno”.


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