TRECASTAGNI – Si ripropone il duello che infiammò Trecastagni nel corso delle amministrative del 2008. Giovanni Barbagallo sfiderà nuovamente il sindaco Pippo Messina. L’ex deputato del parlamento siciliano torna così a competere nel paese natale, dopo aver rinunciato a ricandidarsi alle recenti elezioni regionali. “La mia scelta è dettata dal cuore. – ha dichiarato Barbagallo a LiveSiciliaCatania – Mi candido, rinunciando in caso d’elezione all’indennità di sindaco, per mettere la mia esperienza al servizio di Trecastagni”.
Com’è maturata questa candidatura?
Diversi mesi orsono ho deciso di non ricandidarmi alle elezioni regionali per favorire un rinnovamento della classe politica. Pertanto ho appoggiato un deputato 36enne, già sindaco di Pedara con ottimi risultati. In seguito sono stato contattato da alcuni candidati sindaco al comune di Trecastagni, che mi hanno garantito un passo indietro pur di favorire la mia candidatura. Oggi dunque mi trovo ad essere un punto di riferimento per sei liste, in cui figurano cittadini con diversa sensibilità politica. Tra queste, vi sono quattro liste civiche: “Lista cittadina”, “Evviva Trecastagni” vicina alle posizioni dell’Udc, “Famiglia, lavoro, solidarietà” anch’essa vicina alle posizioni dell’Udc e una lista composta da giovani che voglioni scommettersi per la prima volta. Ovviamente a mio sostegno ci sarà anche la lista del mio partito, il Pd, e il Megafono. Annuncio, inoltre, sin da ora che rinuncerò all’indennità di sindaco in caso di elezione. In relazione all’indennità, ho scelto in tal senso perché sono convinto che la classe dirigente deve dare degli esempi. Chi non è in grado di autoriformarsi non è credibile, e pertanto non sarà in grado di riformare.
Come giudica l’operato del sindaco Messina?
A me sembra che i risultati della amministrazione Messina non siano soddisfacenti. Non state realizzate opere pubbliche, e mi sembra che in tal senso Pedara, Nicolosi e Zafferana abbiano avuto un passo diverso. Inoltre sono tante le opere incompiute: il museo chiuso tanti anni, l’ostello della gioventù inutilizzato, così come il palazzetto dello sport. Comunque sia, preferisco non parlare “contro”. Noi siamo “per”, e vogliamo avanzare una nostra proposta per il futuro.
Qual è la sua proposta per Trecastagni?
C’è da realizzare un progetto innovativo incentrato sulla trasparenza. Il Comune deve diventare il “palazzo di vetro”, a completo appannaggio della cittadinanza. I cittadini, dal canto loro, devono avere la consapevolezza di essere protagonisti del loro futuro. Quindi bisogna riempire di significato il termine “partecipazione”, perché la partecipazione non si deve esaurire nel momento elettorale, così come non deve venir meno il patto etico/democratico tra gli elettori e la classe dirigente. Entrando nel merito della progettualità, la proposta per il futuro consisterà nella ristrutturazione della pianta organica. Abbiamo necessità che la macchina burocratica funzioni alla perfezione. Bisogna rilanciare i progetti legati alle caratteristiche del nostro territorio; la raccolta differenziata ispirata al concetto di rifiuti zero, ad esempio, è un grande obiettivo da raggiungere. Trecastagni è uno dei comuni che necessita di implementare la raccolta differenziata. Spesso i cittadini riscontrano diversi problemi nella gestione dei rifiuti. Non a caso devono recarsi altrove per smaltirli. Da diversi anni, inoltre, il rilascio delle concessioni edilizie è bloccato. Noi ci prodigheremo per riavviare il tutto, perché siamo per un’edilizia di qualità. Molti altri interventi riguardano le politiche culturali, la gestione degli impianti sportivi e le politiche giovanili. Insomma, bisogna ricominciare da capo, dopo cinque anni abbastanza deludenti di amministrazione del sindaco uscente.
Alle prossime amministrative “correrà” anche un candidato del Movimento Cinque Stelle. Qual è il suo pensiero in merito?
Sono convinto che non basta il Web. Non basta una dittatura dei blogger. La sensazione è che sia un movimento verticistico e gerarchizzato dove Grillo e Casaleggio dettano legge. Inoltre il movimento è precluso a quella parte della cittadinanza che non usa il pc. Il consenso ottenuto deriva solo dal “voto di protesta”. A livello locale, credo che non ci saranno candidati eletti del movimento cinque stelle. La loro proposta sarà marginale e residuale. Tuttavia non escludo un rapporto collaborativo in caso di elezione di un cittadino del movimento.