Scandalo Cutgana, scatta l'inchiesta | Acquisiti articoli di Livesicilia - Live Sicilia

Scandalo Cutgana, scatta l’inchiesta | Acquisiti articoli di Livesicilia

La Procura di Catania ha acquisito tutti gli articoli e i documenti di LivesiciliaCatania sullo scandalo che ha portato alle dimissioni di Angelo Messina, presidente del Cutgana. Nel mirino degli inquirenti ci sono le consulenze milionarie e i criteri di selezione dei docenti che, pagati con fondi pubblici, dovevano occuparsi dei piani per la gestione dello Sportello unico per le aree di crisi ambientale. LE TRE PUNTATE DI LIVESICILIACATANIA.

L'INDAGINE
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CATANIA- La Procura di Catania guidata dal pm Giovanni Salvi indaga sulle consulenze milionarie del Cutgana, il Centro universitario per la tutela e gestione degli ambienti naturali dell’Università etnea. Proprio ieri sono stati acquisiti gli articoli di LivesiciliaCatania che hanno sollevato lo scandalo che ha portato alle dimissioni di Angelo Messina, presidente della Fondazione Cutgana.

Nel mirino del Palazzo di Giustizia sarebbero finiti gli atti amministrativi e le procedure di predisposizione dei piani milionari per la gestione dello Sportello unico per le aree di crisi ambientale, i criteri di selezione dei consulenti ed eventuali rapporti di parentela tra i protagonisti di quella che è apparsa come una vera e propria mangiatoia finanziata con i fondi pubblici.

La Procura ha acquisito anche alcuni documenti inediti di cui LivesiciliaCatania era in possesso, che sono stati secretati.

Si tratta di un’indagine conoscitiva che prosegue nel massimo riserbo.

LA PRIMA PUNTATA Il piano “A”, un tesoro da 2,5milioni di euro. Si tratta di una serie di tabelle e colonne che spiegano come dovrebbero essere spesi 2,5milioni di euro cofinanziati dalla Regione e dall’Università di Catania per la “Convenzione sportello unico per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale”

“Per lo svolgimento delle attività previste -spiega Maria Carmela Failla, direttore del Cutgana nel documento datato 7 novembre 2012- conformemente alle vigenti disposizioni d’Ateneo, il Cutgana provvederà ad utilizzare, al di fuori dell’orario di servizio, il personale in forza alla propria struttura, nonché personale di altre strutture d’Ateneo”.

I bonifici. Il 24 ottobre 2012 Angelo Messina, presidente della Fondazione Cutgana, ha chiesto al direttore generale dell’Università di Catania il rilascio del documento contabile “per complessivi 980mila euro”. Poco tempo prima l’assessorato regionale Territorio e Ambiente aveva un bonifico da 1.185.000 euro.

A monte di questo grande investimento c’è la convenzione siglata tra il rettore di Catania Antonino Recca e il dirigente regionale dell’Ufficio speciale per le aree ad alto rischio ambientale Antonino Cuspidici che, contatto da LivesiciliaCatania, conferma che il progetto sta entrando a pieno regime: “E’ uno studio rivoluzionario che stiamo portanto avanti da tempo, i fondi risalgono al 1995 e non erano mai stati utilizzati. Tutte le procedure sono in avanzato stato”.

Quattro pagine di tabelle con importi, nomi e cognomi, sono state inviate alla direzione generale dell’Università e illustrano le attività che dovrebbero essere svolte dallo Sportello Unico per le aree di crisi ambientale del Piano generale Priolo: ecco il Piano “A”. TUTTI I CONSULENTI

LA SECONDA PUNTATA. Catania-Caltanissetta consulenze milionarie Il 22 novembre del 2011 la provincia regionale di Caltanissetta rappresentata da Giuseppe Federico, l’università di Catania rappresentata da Antonino Recca e l’Ufficio speciale dell’assessorato Territorio e Ambiente regionale, rappresentato da Antonino Cuspidici, hanno convenuto che per far concretizzare il Piano operativo, la Provincia nissena avrebbe messo a disposizione il laboratorio d’analisi, il Cutgana le “risorse umane, strumentali e logistiche, la Regione i soldi: 1,2milioni di euro.

Dalla documentazione di cui LivesiciliaCatania è in possesso emerge che Il 7 novembre del 2012, Maria Carmela Failla, direttore del Cutgana, ha proposto “di impiegare le risorse a disposizione per l’intero Piano, secondo le previsioni di cui al quadro sub CL piano A”. Valgono, anche in questo caso, le regole del Piano per l’emergenza Priolo: “Il Cutgana -scrive la Failla- provvederà ad utilizzare, al di fuori dell’orario di servizio, il personale in forza alla propria struttura, nonchè personale di altre strutture d’Ateneo”. A questo si aggiunge che “il personale coinvolto può svolgere attività anche all’interno dell’orario di servizio rendicontando le ore impiegate con il conseguente accredito delle spettanze”.

Il Piano generale Caltanissetta prevede l’organizzazione di “Corsi finalizzati alla formazione continua e all’aggiornamento di chi è inserito nel mono del lavoro” dal costo di 92mila euro. Alle docenze, pagate 80euro l’ora, sono destinati 32mila euro, al “tutoraggio” da 30 euro l’ora sono stati destinati 30mila euro, stessa cifra destinata all’acquisto di attrezzature. TUTTI I NOMI E GLI IMPORTI DEI CONSULENTI

 LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE MESSINA La lettera di dimissioni, protocollata da pochi minuti, è stata inviata a LivesiciliaCatania in risposta alla richiesta di intervista a Messina. L’ufficio stampa dell’Università, “rispondendo alla richiesta di intervento -si legge nell’email- allega la dichiarazione ufficiale di Messina”.

La “dichiarazione ufficiale” di Messina, contiene le dimissioni che sono state accettate dal rettore Antonino Recca, che anche questa volta ha puntato sulla trasparenza nella gestione dell’Università, difendendo l’operato dei professori che dovrebbero partecipare al piano di risanamento ambientale di Priolo e Caltanissetta.

Angelo Messina, nella lettera di dimissioni, conferma che “l’Università di Catania non impegnerà alcuna risorsa a carico del proprio bilancio”. “Al fine di evitare speculazioni -aggiunge Messina- che possono compromettere l’immagine dell’Ateneo e delle strutture che, come il Cutgana, svolgono la funzione propria della terza missione delle università, ovvero quella di collegamento e cura delle relazioni con il territorio, nonché quelle di didattica e ricerca specializzate, vuole sottolineare come la documentazione pervenuta alla stampa sia solo una previsione e che lo stesso Messina ha chiesto al rettore la nomina di una commissione di esperti al fine di redigere una nuova proposta da sottoporre alla valutazione degli organi amministrativi e deliberativi dell’Ateneo. LEGGI IL DOCUMENTO ORIGINALE

 


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