Aci Sant’Antonio – E’ già aberrante parlare di soprusi e di sfruttamento delle donne, ma quando il carnefice è il partner o il marito il reato è “mostruoso”. Aci Sant’Antonio è la cittadina dove si è consumata la storia di un dramma familiare dove violenza, maltrattamenti e abuso rappresentano solo i contorni. Per tre anni un disoccupato di 33 anni ha stuprato la moglie ripetutamente, costringendola inoltre a prostituirsi per poter ottenere denaro utile ad acquisire alcol e droga.
La donna ha denunciato il coniuge due volte ai carabinieri che, dopo aver svolto diverse indagini, lo hanno arrestato per violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione e maltrattamenti in famiglia continuati e aggravati. I militari hanno eseguito un’ordine di Custodia Cautelare emesso dall’ufficio del Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, i vari abusi avvenivano mentre il marito era sotto effetto di alcol e droga. Inutili le opposizioni della donna che era costretta a prostituirsi visto che l’uomo la minacciava di morte: in alcune occasioni addirittura il 33enne era arrivato a torturare i figli di 3 e 5 anni con utensili arroventati.
L’uomo è agli arresti domiciliari in un’altra abitazione mentre la donna si è allontanata dalla casa coniugale subito dopo la prima denuncia.