CALTAGIRONE – “L’amministrazione Bonanno s’è rassegnata all’evasione fiscale e al dissesto finanziario. Il sindaco di Caltagirone vuole condannare questa città a 5 anni di inferno tributario”. Lo affermano Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confedercontribuenti, Acli e Casa Artigiani che hanno promosso per domani -sabato 19 -alle 10 in piazza Municipio a Caltagirone un’assemblea pubblica facendo appello alla mobilitazione di lavoratori, precari, disoccupati, pensionati, studenti e imprenditori. Le nove organizzazioni spiegano: “Senza neppure avere tentato un serio, concreto confronto con Regione e Corte dei Conti, il sindaco Nicola Bonanno dichiara irrecuperabili oltre l’ottanta per cento del pregresso fiscale e nega a Caltagirone le opportunità previste dalla legge Monti e dal governo Crocetta rinunciando a qualsiasi piano di rientro, quindi a prestiti agevolati dallo Stato per 12 milioni di euro e alle ulteriori integrazioni previste dalla Regione con il fondo regionale. L’amministrazione Bonanno, a differenza della gran parte degli enti locali, non aderisce al cosiddetto predissesto che avrebbe consentito già tra due anni una riduzione del carico tributario a favore delle fasce sociali più deboli e impone alla città 5 anni di tariffe comunali al massimo livello impositivo che si abbatteranno, com’è facile intuire, su chi già oggi soffre e sui soliti tartassati di sempre”.
Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confedercontribuenti, Acli e Casa Artigiani hanno promosso per domani in piazza Municipio un’assemblea pubblica per un appello alla mobilitazione di lavoratori, precari, disoccupati, pensionati, studenti e imprenditori.
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