CATANIA – Dopo le lotte effettuate negli anni sulla carenza di personale e il sovraffollamento delle carceri in Sicilia, Salvo Fleres, garante dei detenuti, ha deciso di affrontare l’argomento mettendolo nero su bianco in “L’afflittività della pena detentiva”. L’opera è stata presentata, questo pomeriggio alle 17, nella biblioteca Civica e Ursino Recupero del monastero dei Benedettini. “L’obiettivo del libro – spiega Fleres – è quello di fare uscire il concetto dell’afflittività da pena detentiva dall’alveo della discrezionalità e della non oggettività dei fatti soprattutto quando deriva da una non corretta esecuzione penale”.
E sulla questione carceri, nella provincia etnea, gli ultimi dati non sembrano particolarmente positivi. Il rapporto annuale sullo stato degli istituti di pena eseguito dall’associazione Antigone, su cui il garante dei detenuti aveva già espresso un suo commento a LiveSicilia Catania, evidenzia, infatti, che il tasso di affollamento della casa circondariale di Catania è pari al 350%. I detenuti sono, infatti, costretti a vivere in dieci in celle di 18 metri quadri, privi di riscaldamento e, rinunciando, in molte aree dell’edificio, anche all’illuminazione. La situazione non cambia in altre realtà della provincia etnea: nel carcere di Bicocca, in cui la capienza della struttura prevede un massimo di 200 unità ma i detenuti presenti risultano oltre 300, e Caltagirone con indici di affollamento non inferiori al 150%.