CATANIA – Una grande opera realizzata negli anni dagli ospiti della casa di riposo, in collaborazione con l’Unicef e con l’associazione “Amici del Presepio” del presidente Franco Leone, che permetterà di conoscere uno spaccato di vita contadina della Sicilia di fine Ottocento, gli antichi mestieri e immergersi, grazie alla cura dei dettagli delle opere, nelle atmosfere contadine di un tempo.
A tagliare il nastro, il presidente della storica istituzione, Federico Aquilotti, insieme al presidente del comitato provinciale dell’Unicef, Vincenzo Lorefice, a padre Alfio Spampinato, e ad alcuni ospiti della casa di riposo.
“Siamo orgogliosi di poter offrire alla cittadinanza uno spettacolo unico – ha spiegato Aquilotti- che ogni anno vine visitato da centinaia di persone, ma anche di contribuire, attraverso le sottoscrizioni, alla raccolta fondi per i progetti portati avanti dall’Unicef”.
Chiunque volesse, al termine della visita, potrà lasciare infatti un’offerta libera, il cui ricavato sarà destinato alla campagna Unicef “Vogliamo zero”. “Ogni giorno – spiega Vincenzo Lorefice – nel mondo muoiono 19 mila bambini per cause facilmente prevenibili e curabili: malaria, morbillo, malnutrizione e dissenteria. Numeri inaccettabili – continua – che noi vogliamo ridurre a zero”.
Un appuntamento imperdibile, dal grande impatto storico e culturale, che consente a ogni visitatore di fare un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, grazie all’ambientazione altamente evocativa – il presepio è stato allestito in quella che, in passato, era la legnaia dell’Istituto – e all’utilizzo degli oggetti originali dell’epoca per allestire le varie scene. Sette gli ambienti in cui si sviluppa il presepio, ognuno curato nei minimi dettagli.
Insomma, un capolavoro di ricostruzione storica,
ricco di scene di vita popolare, che sarà possibile visitare gratuitamente tutti i giorni, dalle 10,00 alle 18,30, fino al 6 gennaio.