CATANIA – “Il rinnovamento deve passare dalla proposta politica: per questo sosteniamo Pier Luigi Bersani”. Così i giovani bersaniani spiegano i motivi per cui credono nella candidatura del segretario nazionale del Pd alle primarie. Parlano soprattutto di programmi i promotori del comitato provinciale “Giovani per Bersani” presentato questa mattina in conferenza stampa. Otello Marilli, responsabile organizzazione del Pd catanese, considera semplice ma efficace la proposta politica di Bersani che si articola in dieci proposte. Lavoro, democrazia, sapere, diritti, uguaglianza, sviluppo. “Riteniamo che in questa proposta ci siano delle parole d’ordine per noi fondamentali: lavoro come contrasto alla precarietà, spostare il peso fiscale sulle rendite e sui grandi patrimoni finanziari liberando il lavoro si dice una cosa che ha in sé i crismi della sinistra moderna”. Inoltre secondo Marilli “quando si parla di scuola come bene comune e di rilancio della scuola pubblica si dice qualcosa che in questo Paese forse troppo a lungo è stato tenuto sotto traccia e allora per noi parlare di uguaglianza, lavoro e sviluppo significa operare un grande rinnovamento all’interno della politica”. Nessuna polemica con i renziani però un sassolino dalla scarpa i bersaniani se lo tolgono. “Permetteteci una piccola precisazione: si può annunciare la novità come rottamazione, si può annunciare l’essere giovani come fatto prioritario e fondamentale dell’agire politico ma se questo si traduce come un ritorno indietro di quindici o vent’anni rispetto alle ricette per uscire dalla crisi: c’è poco di nuovo e molto di già sentito”.
Poi una piccola precisazione sul livello locale. Daniele Sorelli (responsabile nazionale Cultura dei Giovani Democratici) rimanda al mittente le accuse di un Pd spesso “dipinto come nomenclatura”. “A Catania c’è un gruppo variegato di consiglieri comunali, penso a Tania Spitaleri, Giuseppe Di Benedetto, Francesca Raciti e di soggetti validi che operano nel mondo del lavoro, della scuola, dell’ università e del terzo settore che insieme si ritrovano a sostenere una proposta generazionale sui punti che il segretario Bersani ha posto nella sua campagna di candidatura alle primarie.” Per Sorelli “è rilevante che il rinnovamento passi attraverso la proposta politica e non attraverso la carta d’identità”. La sfida ai rottama tori è appena all’inizio.