L’ex liquidatore dell’Eas non ha ancora ricevuto il suo compenso. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l’assessore Gaetano Armao non hanno intenzione di scucire un solo euro e la palla passa al giudice del lavoro. Marcello Massinelli era stato nominato commissario dell’Ente acquedotti siciliani dall’ex presidente Totò Cuffaro: “Ad oggi – spiega a Repubblica Palermo – non ho percepito neppure una piccola parte del compenso che mi spetterebbe. Ho presentato il mio ricorso al Tribunale civile del lavoro: la mia richiesta è di 7.767.516 euro”.
L’inghippo è nato perchè quando Massinelli è stato nominato commissario liquidatore non è stato fissato il suo compenso, adesso chiede che il suo stipendio sia desunto dal passivo fallimentare gestito e dalle entrate da attività da realizzare che ammontano a 700 milioni di euro.
Il paradosso: “I dirigenti generali che io stesso ho coordinato – dice – hanno avuto cifre da 175.000 e 191.000 euro. Per me, nel bilancio dell’Ente, sono stati inseriti appena 40.000 euro”. Secondo il liquidatore, l’Eas sarebbe stata utilizzata “per garantire trattamenti pensionistici di favore ai dirigenti regionali che finivano lì la loro carriera”. La Procura, intanto, ha chiesto di essere informata su tutte le attività che l’assessorato all’Economia farà per dirimere la controversia.
Di sicuro c’è, stando a quello che è stato dichiarato, che tanto dalla presidenza, quanto dall’assessorato non c’è la benchè minima intenzione di aprire la cassa. A dirla tutta, questa sembrerebbe l’ennesima azione del Presidente per colpire il suo predecessore ed ex alleato politico, Totò Cuffaro. Infatti, se la Corte dei Conti dovesse chiedere un risarcimento del danno ne risponderebbe chi non ha fissato il compenso di Massinelli, cioè Cuffaro.
Inoltre, nella manovra correttiva che sarà presentata a settembre è già previsto un articolo volto a bloccare la spesa. Se la Regione dovesse erogare la cifra chiesta dall’ex liquidatore si creerebbe un record in termini quantitativi ma anche un precedente: l’Eas, infatti, non è ancora stata chiusa.
“Non capisco lo zelo di Armao e di Lombardo – afferma Massinelli -, ritengo sia del tutto inutile occuparsi adesso della questione quando la competenza è stata trasferita al giudice del lavoro”. Le norme presenti nell’articolo e da inserire nella manovra correttiva di settembre prevedono un limite ai compensi dei liquidatori e per quelli che hanno avuto incarichi in passato nel caso in cui non sia stata quantificata la somma, l’applicazione degli importi minimi tariffari. Come per il caso Massinelli.
Sulla polemica emersa nelle ultime ore rispetto al caso Eas, Live Sicilia ha raggiunto telefonicamente il liquidatore Martinelli, che ha preferito non commentare ulteriormente per non inasprire i toni della polemica.